Dalla parte del concepito

Rendere il concepito più visibile a tutta la società. Collocare saldamente il tema della vita nascente nello spazio della laicità. Modificare il primo comma del Codice civile (che attualmente recita «La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita»). Lavorare alla prevenzione dell’aborto sostenendo i Centri di aiuto alla vita. E avviare una comunicazione più positiva che sappia costruire quella che Giovanni Paolo II chiamò «civiltà della verità e dell’amore». È la strada tracciata da Marina Casini, presidente del Movimento per la Vita italiano (Mpv) e docente di Bioetica all’Università Cattolica, per la sensibilizzazione della dignità della persona fin dal concepimento.

Casini ha offerto la sintesi del convegno “Scientificamente… “uno di noi”. Nascituro: appello alla ragione”, che si è tenuto il 16 luglio nella Sala degli Atti parlamentari in Senato, su iniziativa del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, in collaborazione con il Mpv e il network associativo “Ditelo sui tetti”. Un’unione di intenti, quella tra le due associazioni, che apre a futuri scenari di collaborazione per la tutela della vita.

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