Diocesi
Dal Libano a Livorno
Ospite alle parrocchie S. Croce e Ss. Annunziata dei Greci
“Sono queste ore decisive, per trovare un accordo in grado a porre fine ad un conflitto che sta di giorno in giorno lasciando con il fiato in sospeso l’intera regione. Anche in Libano, sia socialmente che economicamente, la sicurezza non esiste più. In certe “zone calde”, chi esce di casa, non sa se rientra. I sorvoli di aerei si susseguono.
Tutti dicono di essere pronti ad una tregua, ma allo stesso tempo si rafforzano gli armamenti. Dopo dieci mesi di conflitto armato, lungo il confine meridionale, sono centinaia i morti e enormi i disagi alla vita delle persone. Due terzi della popolazione non hanno più la possibilità di garantirsi un minimo per vivere.
Più di 91.000 persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, con gravi danni per il loro benessere psicologico e la stabilità finanziaria. Sono state distrutte importanti infrastrutture idriche, anche per acqua potabile, terreni agricoli, strutture sanitarie, scuole e tribunali.
Il Libano è ormai ridotto ad un “Paese che vive all’estero”, grazie soltanto agli aiuti finanziari di chi emigra nei Paesi del Golfo, negli Stati Uniti e Canada, Sud America.
La nostra associazione “Oui pour la Vie” continua ancora con la “cucina” di Damour, l’ambulatorio e la casa a Beirut per i test sanitari e per AIDS, droga e alcool, il centro di ascolto per le medicine e la scuola. Sempre per bisognosi di ogni appartenenza”.
“Il numero di rifugiati provenienti dal Libano meridionale a causa della guerra aumenta ogni giorno e Oui pour la Vie non riesce più a distribuire porzioni di cibo in quantità così elevate. Per questo abbiamo chiesto a chi ci circonda di aiutarci, cucinando i pasti in casa loro per i profughi. Tutti hanno apprezzato l’idea e ognuno contribuisce secondo le proprie possibilità.
Un pescatore ci offre ogni giorno un terzo del suo pesce, il macellaio ci mette a disposizione quotidianamente anche un po’ di carne, una donna ci ha fatto avere alcune confezioni di marmellate fresche di quest’anno e ha tenuto per sé quelle dell’anno scorso, dicendo che nella sua vita ne ha già mangiate abbastanza di buone e preferisce ora regalarne un poco ai bambini bisognosi.
Ci ha molto impressionato una nonna di 81 anni, che ha trascorso 3 giorni a lavorare la lana con i ferri per offrire delle scarpine ad un neonato, che aveva visto tra le braccia della sua sorellina, sempre con i piedi nudi anche di notte. Quando condividiamo amore riceviamo solo amore.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno aiutato a ripristinare il controsoffitto della scuola della nostra missione a Damour, danneggiato dal “bang supersonico” di aerei nel mese scorso. Grazie al vostro pronto sostegno, siamo in grado di riaprire la scuola il mese prossimo”.
Questo ci scrive in questo mese di Settembre padre Damiano Puccini, sacerdote di Pisa, da anni impegnato nelle periferie del Libano e ogni mese presente su queste nostre pagine con il racconto della loro opera con l’associazione “Oui pour la vie”. E padre Damiano sarà a Livorno nelle prossime settimane, per raccontare personalmente la vita difficile di chi abita il Libano. Venerdì 13 settembre sarà a S.Croce a Rosignano Solvay, mentre giovedì 19 settembre alle 21.15 sarà presente nel salone Ablondi della parrocchia Ss. Annunziata dei Greci.
Per testimonianze in Italia tel 333/5473721 pdamianolibano@gmail.com Per inviare offerte: Bonifico sul conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit Cascina (PI). IBAN: IT94Q0200870951000105404518; (BIC-Swift: UNCRITM1G05 se richiesto). Indicate nella causale del bonifico il vostro email / telefono cell e avvisateci dell’offerta scrivendo a info@ouipourlavielb.com. Grazie.