Diocesi
Da san Francesco al beato Carlo è un attimo
Una giornata di dono e di grazia nella bellissima città di Assisi che ha visto tre nuovi pellegrini, don Federico, Massimiliano ed Elia all’insegna dei santi ed in particolar modo di: San Francesco, Santa Chiara e del Beato Carlo Acutis.
La prima tappa nella città di San Francesco non poteva quindi che essere nella basilica papale di Santa Maria degli Angeli, dove una breve sosta nella Porziuncola ha inebriato di Spirito le menti e le anime dei pellegrini. Visitato il chiostro e il roseto non si può far altro che salire, salire verso il cielo. Ma come fare? Semplicemente dirigendosi verso il cuore della città. Ovvero? Ovvero andando ad Assisi alta. Visitando la città non si può che ammirare la bellezza delle strade e dei campanili svettare tra le case, che mostra quanto sia bello salire verso il cielo, quanto sia importante guardare verso l’alto. Visitando la chiesa di San Damiano, che è impregna della vita di Santa Chiara, si comprende come per guardare in alto bisogna partire dal basso, nell’umiltà, e guardare l’alto come bambini, come piccoli bambini che guardano il proprio babbo dall’altro vero il basso, che si china verso il figlio abbracciandolo. Salendo ancora di più si arriva in un luogo che, nato non da molto tempo, apre le porte per pellegrini molto particolari, che portano la devozione ad un beato che da più di un anno ha portato l’attenzione di tutto il mondo: L’associazione del Beato Carlo Acutis.
E che dire: conoscere un santo è una grazia del Cielo non da poco; conoscere la mamma di un santo tantomeno. Conoscendo la mamma di Carlo Acutis, non si può che notare che la santità è qualcosa che ci caratterizza, a cui dobbiamo tendere, a cui non possiamo assolutamente rinunciare. A tutte le età il Signore chiama, e quando chiama bisogna rispondere. Ringraziando ancora una volta la signora Antonia per averci ricevuto non si può ringraziarla anche per il dono grandissimo di una reliquia del corpo del Beato Carlo, che ha fatto alla parrocchia di Santa Teresa di Calcutta e per il nuovo santuario, che sorgerà nei suoi locali, dedicato proprio al figlio.
E così dopo una stupenda giornata tra Francesco, Chiara e Carlo, dopo una sosta sulla tomba del Beato, i pellegrini sono tornati in Diocesi con gioia di poter raccontare e servire ancora maggiormente i fratelli nel nome del Signore Nostro Gesù Cristo nella gloria dei Santi.