Cresce il numero dei cattolici

Al 31 dicembre 2020 il numero dei cattolici nel mondo era pari a 1.359.612.000 persone, con un aumento di 15.209.000 unità rispetto all’anno precedente. Leggermente diminuita la percentuale dei cattolici sul totale della popolazione mondiale che si attestava al 17,73%. Diminuito anche il numero totale dei sacerdoti, a quota 410.219 (-4.117), così come conferma la tendenza degli ultimi anni alla diminuzione globale delle religiose, (-10.553), arrivate a 619.546.

Questi numeri provengono dall’ultimo Annuario Statistico della Chiesa, aggiornato appunto al 31 dicembre 2020 che come ogni anno, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, l’agenzia di informazione Fides rielabora e presenta in modo ragionato, con un’attenzione particolare alle terre dove si è più sviluppata la missione ad gentes.

Così, per quanto riguarda ad esempio il continente africano, Fides sottolinea che i cattolici lì sono aumentati di 5.290.000 unità, raggiungendo il numero di 256.840.000. I sacerdoti, diocesani e religiosi, sono aumentati nel complesso di 1.004 presbiteri e sono 50.465. Anche i religiosi non sacerdoti sono cresciuti di 103 unità arrivando a 9.188, e le religiose di 2.503 unità arrivando a 79.557. In aumento anche i membri degli Istituti secolari femminili (+60 per un totale di 1.262), i missionari laici (+559 per un totale di 8.561) e i catechisti (+14.766 per un totale di 453.985).

Crescono anche i seminaristi, diocesani e religiosi: quelli maggiori sono 33.628, aumentati di 907, e quelli minori sono 52.411 con un aumento di 375. Le uniche lievi diminuzioni nel continente si registrano nel numero dei vescovi (-2), dei diaconi permanenti (-40) e dei membri degli Istituti religiosi maschili (-14).

«I luoghi di origine dei giovani che arrivano nei seminari sono spesso rurali o modesti, famiglie semplici e di umile situazione materiale – ha spiegato a Fides padre Guy Bognon, originario del Benin, Segretario generale della Pontificia Opera di San Pietro Apostolo –. Alcuni di questi giovani sperimentano la povertà, diventano sensibili alle sofferenze degli indigenti, dei malati, di quanti non hanno voce, degli abbandonati, degli umiliati e sentono nel profondo di sé stessi la chiamata a consacrare totalmente la loro vita al servizio di queste persone. Avendo sperimentato il dolore delle situazioni difficili, hanno acquisito la capacità del silenzio, della riflessione, della cultura personale, della vita spirituale, della preghiera. Sono più disponibili ad ascoltare la chiamata discreta e delicata di Dio che chiede la loro disponibilità». (continua a leggere https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/i-daticresce-il-numero-dei-cattolici-l-africa-il)