Costruire una comunità energetica

Una settantina di pagine che partono dai contenuti principali dell’enciclica di papa Francesco Laudato si’, per giungere a disegnare una sorta di road map operativa per la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile (Cer). Questo in sintesi il Vademecum sugli “elementi etici, tecnici, economico-giuridici per gli enti religiosi”, preparato dall’apposito Tavolo tecnico della Segreteria Generale e presentato ieri nella sede della Cei, a Roma, alla presenza del presidente dei vescovi, cardinale Matteo Zuppi, e del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. In sostanza la strada è aperta per parrocchie ed enti religiosi e le prospettive che si aprono sono davvero notevoli.«Non può esistere un autentico sviluppo economico senza garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, inclusa la dimensione ambientale – ha detto il porporato -. Al contempo, le preoccupazioni ambientali non possono e non devono tradursi in una nuova forma di marginalizzazione dei poveri e degli ultimi». Ragion per cui «come uomini e cristiani, siamo chiamati ad amministrare in maniera responsabile i beni del Creato». Le Cer rispondono dunque a un duplice fine. «Aiutarci a combattere la povertà energetica – ha detto Zuppi – e favorire la transizione ecologica. Papa Francesco ci invita a una manutenzione più intelligente della casa comune altrimenti il rischio è quello di rovinarla definitivamente». Il ministro Pichetto Fratin ha commentato: «Per affermare il modello delle Cer serve un forte impegno di informazione e divulgazione: grazie a questo Vademecum, sarà ancora più chiaro il valore sociale delle Comunità energetiche Rinnovabili». Parrocchie ed enti religiosi, infatti, «sono naturali destinatari delle nuove forme di incentivo – ha rilevato l’esponente di governo – e figurano tra i principali protagonisti di questa svolta energetica a lungo attesa dal Paese». «Le Cer – ha ricordato a sua volta Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei Servizi Energetici – hanno finalità sociali, oltre che economiche e ambientali. In questo senso è da salutare con favore il sostegno che può arrivare dagli enti religiosi. Le Cer rappresentano inoltre una misura importante di contrasto alla povertà energetica: possono permettere alle diocesi non solo di destinare risorse economiche alle famiglie in difficoltà, ma anche di migliorare luoghi parrocchiali dedicati alla socialità».(continua a leggere https://www.avvenire.it/economia/pagine/inclusione-sociale-e-transizione-ecologica-le-cer)