Comunità energetiche: diocesi e cooperative accelerano in attesa del decreto

L’atto finale è atteso a giorni. La firma di Gilberto Pichetto Fratin sul decreto italiano sulle Comunità energetiche, dopo l’approvazione europea del 22 novembre alla bozza del provvedimento, «potrebbe arrivare entro la fine di questa settimana», fanno sapere dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

A quel punto, l’unione delle forze per costruire sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili potrà contare ufficialmente su una cornice normativa chiara e definita. La misura prevede incentivi per 5,7 miliardi – dei quali 2,2 finanziati con il Pnrr – tutti destinati ai territori per incentivare la produzione e la condivisione di energia rinnovabile. Dovrebbero essere confermati tutti i punti chiave del testo. Per cui, la potenza finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027. Per le Comunità realizzate nei Comuni sotto i 5.000 abitanti è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente.

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