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Cei, 72 progetti caritativi nel mondo
Il Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli, organismo della Cei presieduto dall’arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio, nella riunione del 7 e 8 luglio ha approvato 72 nuovi progetti, per i quali saranno stanziati oltre 13 milioni di euro. Per la precisione 5.273.407 euro andranno a 27 progetti in Africa, 5.429.915 di euro andranno a 30 progetti in America Latina, 2.810.454 euro andranno a 14 progetti in Asia, e 50.922 euro serviranno per sostenere un progetto nell’Europa dell’Est. Degli interventi che saranno realizzati nel continente africano ha una speciale rilevanza quello dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, che a Belmonte, in Angola, costruiranno nuove aule per l’istituto scolastico “Padre Mathuni”: questo permetterà di ampliare l’offerta formativa, aggiungendo alle sezioni di primaria e secondaria anche quelle tecnico professionali di sartoria e informatica, e permetterà di organizzare corsi pomeridiani di alfabetizzazione per le donne del quartiere. Sempre sul versante della formazione, in Kenya, le Piccole Ancelle del Sacro Cuore ingrandiranno la struttura che ospita la scuola primaria “Sacred Heart” a Banana Hill dando la possibilità ad altri 400 bambini appartenenti a famiglie povere di frequentare le lezioni. In Costa d’Avorio, invece, l’arcidiocesi di Gagnoa amplierà il Centro Emaús per garantire corsi gratuiti e attività socioculturali e sportive a circa 700 persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Nella Repubblica Democratica del Congo le suore della Divina Provvidenza potenzieranno il centro di riabilitazione “Guy Homery”, nella città di Kahemba a Sukisa, che offre assistenza a giovani disabili, in particolare quelli affetti da Konzo, una grave malattia che provoca paralisi; attualmente il centro ne ha in carico più di 160, di età compresa tra 1 e 25 anni. Passando al continente latinoamericano, ad Ampére, in Brasile, gli Agostiniani Scalzi, attraverso l’Associaçâo Social Agostiniana, realizzeranno una fattoria agricola
dove coltivare foraggio e insegnare a produrre latte a basso costo alle famiglie più bisognose del territorio. In Messico la diocesi di Tarahumara, mediante l’associazione “Todos hermanos”, allestirà un laboratorio di cucito per le donne indigene, e in Venezuela la Fondazione Sofia onlus (Salvatorian Office for International Aid) doterà di nuove attrezzature il centro “Padre Jordan”, che ogni mese offre assistenza sanitaria a 900 persone. In Costa Rica l’Universidad Católica ristrutturerà alcuni spazi della sede di San Carlos, colpiti dal sisma, costruendone di nuovi, mentre ad Haiti la diocesi di Les Gonaives ricostruirà un collegio scolastico nel comune di Petit Riviere, anch’esso fortemente lesionato dai terremoti. Nel continente asiatico due dei progetti vedranno la luce in India: la Hyderabad Archidiocese Social Service Society promuoverà un programma di agricoltura sostenibile, fornendo sementi, materiali e corsi di formazione e rendendo gli abitanti della zona protagonisti del loro sviluppo. A Koduppunna le Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori ristruttureranno e amplieranno la “ Vijamata Public School”, una scuola ancora segnata dall’alluvione del 2018, facilitando così l’inserimento scolastico di 180 bambini, tra cui piccoli con disabilità motoria o ritardo cognitivo, emarginati e poveri.
Nell’Europa dell’Est, la diocesi di Rrëshen (nella foto) in Albania acquisterà computer e materiale informatico per la scuola “San Giuseppe Operaio”, che offre corsi professionalizzanti ai giovani della regione