Beppe Ferrari ha compiuto 90 anni!

Nei locali dell’Associazione Culturale Sarda “Quattro Mori” in Piazza Anita Garibaldi, a lato della Chiesa di San Ferdinando tanto cara a padre Saglietto, Beppe Ferrari ha festeggiato, insieme a parenti e amici, il suo novantesimo compleanno. Come definire Giuseppe Ferrari? Un cattolico convinto, un aclista, un organizzatore sociale, un sardo. Sì, un sardo, nostalgico della sua terra natia, che ai presenti alla cerimonia ha donato una sua poesia dal titolo “La mia isola”, dove tra l’altro dice: “Il mare, il vento, i graniti, la rena, sono gioielli preziosi della Maddalena. Là, io sono nato . . .”. Cattolico convinto perché fin da giovanissimo ha aderito all’Azione Cattolica e ne conserva ancora con compiacimento le sue tessere.

Il suo impegno è iniziato nella Parrocchia dei Cappuccini della SS. Trinità di Borgo, nel loro Teatro sono ancora molti i livornesi che si ricordano delle esposizioni di tantissimi Presepi, di vari tipi e grandezze, non solo italiani, che lui si era prodigato di allestire. Vicino alla Parrocchia Beppe ha dato origine al Circolo Acli San Pio X, luogo d’incontro, di svago, di impegno culturale. Da lì, insieme ai frati, è partita l’attività del teatro che ha messo in cartello tante opere apprezzabili, che hanno visto Beppe in qualità di regista e di attore, una qualità che gli è rimasta fino ad oggi perché nell’incontro del compleanno ha potuto esibirsi in pezzi di rara bravura, cambiandosi più volte di abito. Come presidente del Circolo Acli San Pio X, uno dei più numerosi come numero di iscritti a livello provinciale, Beppe è stato l’organizzatore di numerose gite turistiche, alle quali partecipavano come guide spirituali gli stessi Padri Cappuccini. Di una di queste, Beppe ne ha voluto regalare la cronaca agli amici, svolta in poesia, per il mitico viaggio del 1999 in Portogallo – Fatima – Spagna – Compostela, con la presenza di Padre Fabrizio, per altre mete Padre Leopoldo Costi aveva dato la sua attiva partecipazione. Il suo Circolo Acli è stato anche la prima sede dell’Associazione Sarda che ora si è trasferita in Venezia mantenendo il contatto con la Chiesa di San Ferdinando e con il suo parroco Padre Emilio Kolaczik che ha voluto partecipare ai suoi festeggiamenti. L’attuale presidente dell’Associazione Sarda, Antonio Deias, ha ringraziato Giuseppe Ferrari per aver fondato l’Associazione nel 1994, quindi Giorgio Canu, past-president, gli ha regalato un quadro con una fotografia che lo ritrae insieme a lui, rinnovandogli la sua gratitudine per quanto aveva compiuto. Malgrado i suoi novantanni, Beppe si è letteralmente scatenato in varie interpretazioni, accompagnato dal duo Giorgio Deri alla fisarmonica e dalla moglie Anna Maria con il canto. Beppe, tra l’altro, ha cantato alcune arie di operette, dalla “Scugnizza” alla “Contessa Maritza” di Kalman, e si è commosso nel tradurre nel dialetto maddalenino il motivo di “O Paese d’o sole”. Poi, naturalmente, torta finale e brindisi. Non rimane da dire che: “Ad multos annos” caro Beppe e che il Signore ti assista sempre!