Parrocchie
Aperti alla preghiera fino a mezzanotte
In questi giorni di estate le chiese non vanno in ferie ed ogni occasione è buona per trovare il tempo per pregare ed incontrare il Signore. Per questo il parroco della chiesa di S. Rosa, padre Maurizio De Sanctis, ha deciso di tenere aperta la chiesa fino a mezzanotte, per dare modo alle persone di fermarsi a pregare anche nelle ore serali. Per far conoscere meglio anche la storia della parrocchia, la sua struttura e il suo interno, p. Maurizio ha scritto anche questa breve descrizione.
STORIA: La vicenda progettuale e costruttiva del complesso parrocchiale è particolarmente complessa e si articola in un arco temporale ventennale. Agli inizi degli anni settanta, il celebre Giovanni Michelucci riceve l’incarico di progettare la nuova chiesa nel quartiere della Rosa. I primi studi, in collaborazione con l’architetto Bruno Sacchi, risalgono al 1975 e il progetto definitivo è formulato l’anno successivo. I lavori vengono avviati nel 1981, ma proseguono con ritmi irregolari, dovuti prevalentemente per la mancanza di fondi. Il susseguirsi di due diversi cantieri, con altrettanti direttori dei lavori, non rende semplice il rapporto tra i progettisti e gli esecutori. La morte di Michelucci nel 1990 ed i contrasti sorti tra Bruno Sacchi e la direzione del cantiere provocano una lunga interruzione. Nonostante tutto, il 30 maggio 1993, nella chiesa in costruzione ebbe luogo una prima celebrazione Eucaristica. L’anno seguente furono inaugurate alcune aule, mentre nel 1995 riprendono i lavori a pieno ritmo. Il giorno 8 novembre 1998 la nuova chiesa viene consacrata con l’accoglienza delle reliquie di Santa Rosa.
DESCRIZIONE INTERNA: Entrando in chiesa si è come immersi in un profondo silenzio. All’ingresso della chiesa lo sguardo si dirige direttamente sull’altare centrale dominante l’intero edificio, affiancato dal possente ambone. L’altare centrale (custodisce le reliquie di Santa Rosa da Viterbo) è circondato da un lungo percorso che parte dal fonte battesimale (inaugurato nel 2001) fino ad innalzarsi al secondo livello per girare attorno all’altare e concludersi nella cappella dell’Eucarestia. Il percorso vuole sottolineare il cammino della vita cristiana che ruota attorno all’Eucarestia, e fino ad arrivare all’adorazione nella cappella del Santissimo. Alzando lo sguardo colpisce la lunga schiera di angeli e santi passionisti, livornesi, popolari e contemporanei, illuminati dalla lunga vetrata con il tema della Pentecoste. Nel soffitto della chiesa è possibile osservare le due grandi travi che richiamano le due ali dello Spirito Santo. Nel lato destro possiamo ammirare la cappella del Santissimo raffigurata dal roveto ardente e dai doni dello Spirito Santo. Nel lato sinistro si può osservare la cappella della Passione di Gesù con le due bellissime statue del Cristo morto e della Madonna Addolorata. Nel secondo livello della chiesa si trova una cappella dedicata a San Gabrieledell’Addolorata. Il piano della chiesa si presenta a forma rettangolare circondato su tre lati da una doppia gradinata in stile “anfiteatro”, alternato da gradoni e gradini, a richiamare la salita e la discesa della vita cristiana. All’ingresso della chiesa una lapide ricorda il giorno della sua consacrazione: 8 novembre 1998.
DESCRIZIONE ESTERNA: La chiesa si inserisce nel contesto delle limitrofe case popolari, ereditandone la semplicità materica e cromatica del rivestimento in laterizio, materiale che il progettista estende anche agli interni e alle pavimentazioni. Il complesso presenta un impianto e una volumetria articolate, sviluppate su uno e due piani fuori terra. Il corpo ad “U” si sviluppa attorno a una piazza centrale gradonata dedicata a Santa Rosa da Viterbo. Il fronte lungo la strada presenta un profilo articolato, dominato dal caratteristico segno della copertura in acciaio ad ala dello Spirito Santo. Il lato settentrionale della piazza sagrato è costituito da una semplice rampa che conduce al secondo livello della chiesa, dove una passerella consente una suggestiva vista. Il fronte meridionale della piazza è caratterizzato da un volume su due piani in mattoni scandito ritmicamente da finestre e sovrastato dal profilo della trave di copertura. All’interno di questo edificio sono inoltre concentrate le aule, una sala per conferenze e l’abitazione del parroco.