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Ancora al vaglio della CET le nuove disposizioni
I Vescovi delle Diocesi della Toscana invitano a dare piena attuazione a quanto la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indicato in data odierna circa la vita liturgica e pastorale delle comunità a seguito delle misure contenute nel nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per arginare il rischio del contagio del coronavirus, le cui norme vanno accolte come contributo al bene comune e alla serena convivenza sociale.
Alle luce delle norme governative e delle indicazioni della CEI, mentre prendono atto della “possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima”, i Vescovi della Toscana dispongono, fino a quando rimarrà in vigore il decreto governativo, le seguenti specifiche misure precauzionali, oltre quelle indicate nei giorni scorsi, a cui parroci, operatori pastorali e fedeli sono invitati ad attenersi scrupolosamente:
– i riti liturgici siano celebrati attenendosi a quanto specificano le disposizioni governative circa la distanza tra le persone presenti, al fine di evitare l’affollamento;
– si sospendano gli incontri di catechesi fino in corrispondenza con le disposizioni governative circa la sospensione dell’attività scolastica;
– si sospenda la benedizione delle famiglie da parte di sacerdoti, diaconi e collaboratori pastorali fino alla cessazione dell’emergenza sanitaria;
– si raccomanda la massima attenzione al rispetto della distanza tra le persone e in genere delle misure igienico-sanitarie, descritte nell’allegato al decreto governativo, in occasione delle Confessioni auricolari e della Comunione ai malati;
– anche negli ambienti delle attività pastorali è bene mettere a disposizione le soluzioni idroalcoliche per la disinfezione delle mani;
– si invitano le parrocchie, gli istituiti religiosi e le aggregazioni laicali a limitarsi alle attività liturgiche e pastorali ordinarie, rinviando ad altri tempi quelle straordinarie: in ogni caso dovranno essere attentamente osservate le disposizioni circa le distanze da mantenere fra le persone; in questo contesto si reputa doveroso sospendere anche i pellegrinaggi.
Queste disposizioni si aggiungono a quelle date giorni fa ai parroci delle chiese toscane:
– tenere vuote le acquasantiere;
– omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche;
– distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano;
– prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali.
I Vescovi rinnovano la vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla sul piano sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Smarrimento e paura non devono spingere ad una sterile chiusura, questo è il tempo in cui ritrovare motivi di realismo, di fiducia e di speranza, che consentano di affrontare insieme questa difficile situazione. I Vescovi invitano tutti alla preghiera per invocare dalla misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male.
5 marzo 2020
I Vescovi delle Chiese della Toscana