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Amare il Figlio e come il Figlio
Gesù, il Figlio del Padre e nostro fratello maggiore, non è solo un modello da imitare o un ideale verso cui tendere, ma una persona da amare e da cui lasciarsi amare. A livello psicologico, per amare e lasciarsi amare è indispensabile non aver paura dell’amore, né essere preoccupati eccessivamente di essere amati. Ci sono persone che senza alcuna colpa, magari per problemi o traumi infantili, non sanno coinvolgersi in relazioni affettive. A volte mantengono un atteggiamento distaccato e piuttosto freddo, quasi da superuomini. Questa paura dell’amore può impedire l’esperienza di sentirsi amati, non solo umanamente, ma anche spiritualmente.
Tutti razionalmente sappiamo che Dio ci ama, ma non tutti si sentono amati da Lui. Oltre alla paura di lasciarsi amare, un grande ostacolo all’amore è la ricerca eccessiva di essere amati, tipica delle persone narcisiste. A questo punto si sperimenta che più si cerca l’amore meno ci si sente amati. L’amore in questo modo è vissuto come compravendita, dove si fa di tutto per elemosinare un po’ di amore, percependosi sempre meno amati. In psicologia vi è una legge ferrea che dice “più si cerca l’amore meno lo si trova”. Per questo è necessario passare dalla ricerca di essere amati alla scelta di amare, solo così ci si scopre amati.
Gesù, il Figlio eternamente amato dal Padre, ci insegna non solo il dare ma anche il ricevere l’amore. Nel ricevere l’amore si fonda la certezza di essere capaci di amare. Chi non è stato amato avrà grosse difficoltà ad amare. Pensate a un bambino rifiutato sin dal grembo materno o considerato dai genitori come un incidente di percorso, “nato per sbaglio”. Questo bambino crescendo potrebbe non essere in grado di amare. Da giovane la sua scelta potrebbe indirizzarsi verso la droga, l’alcol o la violenza, come autopunizione per essere un errore della natura.
La responsabilità dei genitori è davvero enorme, soprattutto nell’infanzia in cui si struttura la personalità. Dal padre e dalla madre dipende il dare o il togliere la vita. La vita di Gesù ci rivela l’amore ricevuto dal Padre da sempre, dalla madre nel tempo; l’amore ricevuto dai discepoli, dagli amici e dalla folla, infonderanno nel Figlio la capacità di dare la vita fino in fondo, fino alla consegna totale di se stesso. Per questo il Padre ci ha amato per primo, per renderci capaci di amare. Amare come il Figlio significa consegnarsi ai fratelli, e nel consegnarsi agli altri ci si scopre amati da sempre.
padre maurizio De Sanctis