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Al Forum Est Ovest: “Guerra dissacra nome di Dio. Subito negoziati in Ucraina”
Dire no alla “bestemmia della guerra e all’uso della violenza” è un dovere per tutti gli uomini religiosi. Specie in un mondo in cui “si gioca con il fuoco, con missili e bombe, con armi che provocano pianto e morte, ricoprendo la casa comune di cenere e odio”. No, dunque, a anche a “visioni dispotiche, imperialiste, nazionaliste e populiste. Per questo il Papa ripete il suo “accorto appello perchè si ponga fine alla guerra in Ucraina e si avvino seri negoziati di pace”. E aggiunge inoltre “non basta dire che una religione è pacifica, occorre condannare e isolare i violenti che ne abusano il nome”. Così come “non è sufficiente prendere le distanze dall’intolleranza e dall’estremismo. E’ necessario anche “interrompere il sostegno ai movimenti terroristici attraverso il rifornimento di armi, di piani o giustificazioni e anche la copertura (soprattutto per quanto riguarda la denuncia del finanziamento al terrorismo) papa Francesco ha preso parte questa mattina alla sessione conclusiva del Forum su “Est e Ovest per la convivenza umana”, presenti anche il re del Bahrein, Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa, e il grande imam di Al Azhar, Ahmed al Tayeb. In primo luogo la condanna senza appello della guerra. Ma poi anche la sottolineatura della vera libertà religiosa e di una cittadinanza senza discriminazioni delle cosiddette minoranze. E quindi la promozione della donna e la tutela dei bambini. In sintesi, ha detto Francesco, bisogna “abitare la crisi senza cedere alla logica del conflitto”. Senza dimenticare gli squilibri Nord-Sud, la “catastrofe delle disuguaglianze”, “la vergognosa piaga della fame e dei cambiamenti climatici”.