solidarietà
Afasia, conoscere e sostenere i malati
Le iniziative di sensibilizzazione nelle prossime settimane

Non tutti sanno cos’è l’Afasia e pertanto non tutti conoscono le difficoltà che incontra chi soffre di questa patologia. L’Afasia è un disturbo del linguaggio conseguente ad una lesione cerebrale, come un ictus o un trauma cranico, che compromette la capacità di utilizzare il linguaggio, pur non alterando le capacità cognitive ed intellettuali. Questo fa sì che le persone colpite non riescano ad esprimersi bene e non possano così avere una vita sociale e di relazione. L’Associazione afasici toscana è impegnata proprio a far conoscere questa problematica e a sostenere i malati, fornendo strumenti psicologici e medico-legali per affrontare la malattia, ma soprattutto cerca di offrire occasioni di incontro per dare forza a chi soffre di questo disturbo.

Per sensibilizzare a questa patologia, nelle prossime settimane sono in calendario diversi eventi: Sabato 23 novembre alle 18 al Santuario di Montenero il maestro Valentino Alfredo Zangara dirigerà il coro dell’Accademia del Diletto nel concerto sinfonico “I gloria di Vivaldi”.
Domenica 24 novembre sarà invece la volta dello sport: in occasione della 13ª giornata di campionato di calcio, alle 14.30 durante la partita Livorno vs Terranuova traiana si parlerà di Afasia e si farà conoscere l’associazione in particolare ai giovani atleti.
Mercoledì 27 novembre alle 21 al Teatro Goldoni, durante il concerto del The Joyful gospel ensemble & friends si parlerà di Afasia e due membri dell’associazione canteranno alcuni brani.
Ad anno nuovo infine sarà presentato il libro di Paola Nicolai “Ho ascoltato la mia voce. Sono la donna che visse due volte”, presso la libreria Mondadori bookstore di via Grande.
Davide Crovetti, responsabile dell’Associazione, ha ringraziato il Comune e la Diocesi di Livorno per il sostegno alle iniziative, mentre il vescovo mons. Simone Giusti, che ha ospitato in Vescovado la conferenza stampa di presentazione delle iniziative, ha sottolineato come sia necessario fare di più per i malati di Afasia e si è impegnato, tramite la Fondazione Caritas, a trovare un luogo dove poter far incontrare i malati, una sorta di centro diurno per offrire occasioni di relazione e sostegno reciproco.