Diocesi
A San Ferdinando
Presso la Parrocchia di San Ferdinando monsignor Simone Giusti ha presieduto la liturgia eucaristica che vedeva la celebrazione della 106ª GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2020 che come ogni anno si festeggia l’ultima domenica di Settembre. Il titolo scelto dal Santo Padre per il suo messaggio annuale è “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”, perché come scrive nel Messaggio, siamo di fronte al dramma degli sfollati interni, un dramma spesso invisibile, che la crisi mondiale causata dalla pandemia COVID-19 ha esasperato. Questa crisi, infatti, per la sua veemenza, gravità ed estensione geografica, ha ridimensionato tante altre emergenze umanitarie che affliggono milioni di persone, relegando iniziative e aiuti internazionali, essenziali e urgenti per salvare vite umane, in fondo alle agende politiche nazionali. Ma «non è questo il tempo della dimenticanza. La crisi che stiamo affrontando non ci faccia dimenticare tante altre emergenze che portano con sé i patimenti di molte persone e alla luce dei tragici eventi che hanno segnato il 2020, estendo questo Messaggio, dedicato agli sfollati interni, a tutti coloro che si sono trovati a vivere e tuttora vivono esperienze di precarietà, di abbandono, di emarginazione e di rifiuto a causa del COVID-19”.
Monsignor Giusti durante la Messa, a tal proposito ha ricordato come tutti siamo “migranti” e originari di altri luoghi e guardando poi alle proprie famiglie, vediamo storie di emigrazioni e mai dobbiamo dimenticare di sentirci ospiti di questa terra. L’impegno comune a tutti i cristiani e quello di imparare a collaborare, senza lasciarci tentare da gelosie, discordie e divisioni e senza lasciare fuori nessuno. Il Vescovo ha poi conferito la cresima a due giovani stranieri e al termine della celebrazione è stata recitata la preghiera scritta dal Papa, suggerita dall’esempio di San Giuseppe, in particolare a quando fu costretto a fuggire in Egitto per salvare il Bambino.
Padre, Tu hai affidato a San Giuseppe ciò che avevi di più prezioso: il Bambino Gesù e sua madre, per proteggerli dai pericoli e dalle minacce dei malvagi. Concedi anche a noi di sperimentare la sua protezione e il suo aiuto. Lui, che ha provato la sofferenza di chi fugge a causa dell’odio dei potenti, fa’ che possa confortare e proteggere tutti quei fratelli e quelle sorelle che, spinti dalle guerre, dalla povertà e dalle necessità, lasciano la loro casa e la loro terra per mettersi in cammino come profughi verso luoghi più sicuri. Aiutali, per la sua intercessione, ad avere la forza di andare avanti, il conforto nella tristezza, il coraggio nella prova. Dona a chi li accoglie un po’ della tenerezza di questo padre giusto e saggio, che ha amato Gesù come un vero figlio e ha sorretto Maria lungo il cammino. Egli, che guadagnava il pane col lavoro delle sue mani, possa provvedere a coloro a cui la vita ha tolto tutto, e dare loro la dignità di un lavoro e la serenità di una casa. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio, che San Giuseppe salvò fuggendo in Egitto, e per intercessione della Vergine Maria, che egli amò da sposo fedele secondo la tua volontà. Amen.