A Firenze il via con Bassetti e Draghi

Quando mercoledì pomeriggio i vescovi del Mediterraneo entreranno in quello che era il convento domenicano di Santa Maria Novella e arriveranno nel chiostro verde si troveranno davanti non solo il totem della Cei che dà loro il benvenuto a Firenze ma anche gli affreschi di Paolo Uccello con le Storie della Genesi dipinte nel Quattrocento “a sugo d’erbe”. Poi entreranno nel chiostro grande dove le mura raccontano con i suoi colori le Storie di Cristo, la vita di san Domenico e dei santi domenicani. E basterà alzare lo sguardo per vedere il campanile della Basilica che accoglie l’arte di Giotto, Masaccio o Brunelleschi. La «bellezza teologale» di Firenze, come la definiva il sindaco “santo” Giorgio La Pira, accompagnerà i cinquantotto fra cardinali, patriarchi e presuli in arrivo Paesi del bacino per il secondo Incontro dei vescovi del Mediterraneo che inizia e che segue l’evento del 2020 a Bari quando per la prima volta nella storia si erano ritrovati insieme i pastori delle nazioni affacciate sul grande mare. Dalla Puglia il forum in terra toscana mutua il titolo: “Mediterraneo frontiera di pace”.

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