Cosa ci lascia l’esperienza del campeggio 2024? Un ricordo indelebile…

Per noi, ragazzi di prima e seconda superiore delle Parrocchie di Gabbro e Nibbiaia, questo è stato il primo campeggio dove non eravamo animati da qualcuno, ma dovevamo gestire questa settimana totalmente da soli, partendo dal cucinare fino alle pulizie e all’organizzazione delle attività. Questa esperienza è iniziata martedì 11 giugno, per poi concludersi domenica 16 giugno, presso la Casa “Laudato sì” sul Monte Serra.

In questi cinque giorni abbiamo sperimentato il vero significato di convivenza; oltre a cucinare, pulire, scherzare, pregare e fare attività di riflessione, siamo riusciti a intendere fino in fondo lo spirito di collaborazione e organizzazione in autonomia.

Le parole chiave che ci hanno guidato sono state LIBERTA’ e RESPONSABILITA’.  Il nostro parroco, don Matteo, ci ha spesso ripetuto che la nostra libertà personale è un dono di Dio e, insieme, che bisogna essere responsabili rispettando quella altrui.

Un argomento su cui ci siamo soffermati è penare al senso della vita, ovvero lo scopo delle azioni che ognuno di noi compie ogni giorno e di come possano influenzare e cambiare l’esistenza degli altri. Nei diversi momenti di preghiera, come la Messa, l’adorazione, il colloquio personale con Don e le Confessioni, siamo arrivati a questa conclusione: gratuitamente abbiamo ricevuto, gratuitamente dobbiamo dare.

Quest’esperienza è sicuramente importante per noi, che come obiettivo abbiamo quello di continuare il nostro servizio come animatori dei bambini più piccoli. Prima di insegnare loro come crescere insieme agli altri, dobbiamo essere noi i primi a saperlo fare, dando il nostro esempio.

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