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In Ucraina

L'impegno a Leopoli colpita da due missili dove torna la paura

Parole chiave: ucraina (55)
Dalla Caritas a Sant'Egidio, «così soccorriamo le famiglie bombardate»

«Gli attacchi russi stanno aumentando e la guerra si fa sempre più intensa». Viviana Calmasini è una delle operatrici di Caritas italiana in Ucraina. Fa parte del team formato da quattro colleghi arrivati dalla Penisola. Il gruppo di lavoro ha toccato con mano l’escalation del conflitto che Vladimir Putin ha imposto all’indomani dell’assalto ucraino alla regione russa di Kursk. Mercoledì Mosca è tornata a colpire il cuore di Leopoli, la città a settanta chilometri dal confine con la Polonia. E uno dei due missili che ha devastato il centro «è piombato su un edificio a 50 metri da quello dove viviamo noi», racconta Viviana. A salvare il team italiano è stato un bunker. Quello del condominio in cui «ci siamo rifugiati dopo l’allarme che ci ha svegliato alle quattro del mattino». Anche se le sirene suonano spesso in città, la distanza dalla Russia e la contraerea l’hanno protetta: almeno nell’ultimo anno. «Ad essere bombardate erano state soprattutto le infrastrutture energetiche della regione», aggiunge la 32enne trevigiana che da sei mesi si trova nel Paese aggredito. Fino a due giorni fa quando i due ordigni sono caduti intorno alla stazione ferroviaria facendo sette morti e decine di feriti. «Abbiamo sentito un botto fortissimo». La terra ha tremato. «Ed è stato uno choc. Quando siamo usciti, abbiamo visto la palazzina residenziale distrutta vicino alla nostra. Le abitazioni erano invase dal fuoco; le auto in fiamme».

continua https://www.avvenire.it/mondo/pagine/ucraina-caritas-sant-egidio-missili-leopoli-aiuti-famiglie-bombardate

Fonte: Avvenire
Dalla Caritas a Sant'Egidio, «così soccorriamo le famiglie bombardate»
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