Il nuovo pulmino della Stella Maris

Con una sobria ma significativa cerimonia svoltasi nel piazzale antistante la Stazione Marittima è stato oggi inaugurato e benedetto il nuovo pullmino dell’Associazione Stella Maris di Livorno.

L’associazione, che svolge una preziosa opera di assistenza al servizio dei marittimi, opera in seno al Comitato Territoriale per il Welfare della gente di mare, del quale rappresenta il “braccio operativo” per le tante e lodevoli iniziative a beneficio del personale navigante che transita nel porto.

L’acquisto del minivan – ha esordito il Comandante Vasta, Presidente della Stella Maris – consentirà ai volontari dell’associazione di continuare ad assicurare l’importante servizio di trasporto da e per il centro città per soddisfare le varie esigenze dei tanti marittimi costretti a soste, anche prolungate, nel porto di Livorno. Persone che svolgono una professione che li porta a vivere per lunghi periodi lontano dalla propria casa, dai propri affetti, dalle proprie abitudini, ed a cui si prova a donare sostegno, solidarietà, attenzione.

Ha poi preso la parola il Comandante del porto di Livorno, Capitano di Vascello Gaetano Angora, presidente del Comitato Territoriale, che ha ricordato brevemente la nascita del Comitato Nazionale, grazie alla lungimirante, preziosa opera del compianto Ammiraglio Ispettore Capo Raimondo Pollastrini, e le origini del Comitato territoriale di Livorno che, negli anni, ha saputo arricchirsi con la convinta adesione di sempre più numerosi protagonisti della portualità labronica.

In proposito, ha tenuto a ringraziare tutti i membri del Comitato oggi presenti, l’Ammiraglio Tarzia, suo predecessore, per il rilancio e la concretizzazione delle recenti attività del Comitato, l’Autorità di Sistema Portuale per il costante supporto e la buona riuscita dell’odierno evento, e, in particolare, il dr. Bruno Nazzari, Rappresentante dell’ITF (la Federazione Internazionale dei lavoratori del Trasporto), il cui efficace sostegno ha permesso l’acquisto nel nuovo pullmino.

Prima di procedere alla benedizione dell’Automezzo, il Vescovo Giusti ha pronunciato parole di assoluto apprezzamento per l’opera meritoria svolta dal Comitato, ribadendo come queste siano davvero le occasioni più autentiche per dimostrare la carità umana in favore dei più deboli e dei più bisognosi. I principali interpreti della comunità portuale, ha aggiunto, rappresentanti delle Istituzioni che governano il porto ed i tanti imprenditori che vi operano, riescono attraverso queste iniziative a coniugare la giusta sintesi di quell’imprescindibile opera di fratellanza che deve animare ciascuno di noi. Un’opera concreta, questa, a cui si affianca, grazie alla presenza del Cappellano del porto in seno alla Stella Maris, Padre Emilio, il necessario sostegno per l’assistenza morale e spirituale di questi pellegrini del mare.

Dopo il simbolico taglio del nastro, è stato condiviso il proposito di proseguire attivamente con ulteriori progettualità di inclusione sociale, rese ancor più necessarie dal difficile contesto imposto dall’emergenza pandemica, nella consapevolezza che occuparsi di welfare marittimo non significa solo offrire accoglienza e servizi nei porti, ma vuol dire anche promuovere una cultura che tuteli e riconosca la dignità umana e professionale della gente di mare, migliorandone la qualità della vita e, di conseguenza, rendere più sicure e produttive sia le navi che gli stessi porti.