Adorare. Bellissimo questo verbo! Una gioia grande ricevere come messaggio: “Ti adoro!”. È un segno di grande riconoscimento, di apprezzamento, di riverenza, di “timore e tremore” di fronte alla potenza della bellezza di una vita che si manifesta nel suo splendore. “Venite adoriamo!” Non possiamo perdere l’occasione di andare dove la vita nasce e si dona come bene supremo! Come i Magi in cammino procediamo, e doniamo. Andare, donare, adorare. Ecco tre verbi da prendere come riferimento e su cui basare la nostra vita. Andare, essere sempre protesi al cammino, anche solo con una “bisaccia e un mantello”, andare a “passo leggero fino a baciare la terra”, andare e donare! Portare doni che offrono vita, che danno valore alla vita: significativi i doni dei Magi: oro, incenso e mirra (doni materiali che richiamano la regalità, la religiosità e l’umanità). Ma non bastano i doni materiali occorre essere anche noi stessi dono (saper donare noi stessi, le nostre capacità, i nostri talenti, il nostro tempo, il nostro ascolto, le nostre carezze, i nostri abbracci), sapersi spendere per gli altri, protesi al prossimo! Il dono materiale (al di là di qualsiasi valore) ha sempre bisogno del dono della presenza, di volti che si incontrino, di mani che si stringano, di occhi che si guardino! Ed ecco il capolavoro più grande: la necessità di adorare, di manifestare il proprio ringraziamento per aver incontrato la vita, per poter godere della vita ed esserne eternamente stupiti. “Ti adoro, perché sei meraviglia ai miei occhi!”