Una Chiesa ministeriale

La Domenica della Parola in Diocesi è stata vissuta in modo particolare e intenso con il conferimento del Vescovo di Ministeri a persone in cammino verso vocazioni diverse.E questo in attuazione del Concilio Vaticano II, per suscitare una Chiesa ministeriale, popolo sacerdotale, che esercita i ministeri in forza del sacerdozio battesimale-cresimale; e non più una chiesa monarchica.Quindi tutti i battezzati sono chiamati ai Ministeri e proprio in questi giorni il Santo Padre ha modifica il canone 230 del codice di diritto canonico proprio per dare la possibilità anche alle donne di accedere ai Ministeri istituiti del Lettorato e dell’Accolitato.In questa luce il Vescovo Simone ha presentato i Ministeri che ha conferito: l’Accolitato a un seminarista in cammino verso il presbiterato, il Lettorato a due padri e mariti di famiglia in cammino verso il diaconato permanente ed infine a diverse decine di uomini e donne il ministero straordinario della Comunione ed a sette, tra uomini e donne, il ministero di cooperatori pastorali.Su quest’ultimo il Vescovo si è soffermato per presentare questa vocazione di collaborazione nella parrocchia: persone preparare con anni di percorso guidato da sacerdoti per poter collaborare in parrocchia con il parroco e tutte le realtà presenti e far crescere la parrocchia nella corresponsabilità della varietà di esercizio della parrocchia dalla liturgia alla carita’ alla catechesi, al crescere insieme con le tante esperienze di vita comune quali i campi scuola, l’oratorio ecc.Tutto questo per essere collaboratori nella Vigna del Signore per progredire nel Suo Amore.Un impegno grande ma che è la vocazione primaria di ogni battezzato.Sempre più le parrocchie necessitano di figure disponibili a questo servizio per essere una chiesa missionaria aperta all’altro in atteggiamento di andare a cercare ovunque i fratelli e le sorelle per comunicare che la vita va vissuta nel dono della quotidianità.

Il Vescovo ha esortato a pensare anche al Ministero del Lettorato e dell’Accolitato alle donne, sarà una grande Grazia per la Chiesa di Livorno quando le donne riceveranno questi ministeri, speriamo presto, però, nella corresponsabilità siamo tutti chiamati a questo nuovo cammino: dai sacerdoti che con la loro conoscenza spirituale dei laici sapranno presentare al Vescovo le candidate e alle comunità parrocchiali che dovranno individuare nella Carità e nel Servizio donne degne di questi Ministeri. Solo così anche noi potremo continuare a trasmettere il cammino della chiesa.