Un testimone dell’esperienza dell’Amore di Dio per tutta l’umanità

“Tessitori di fraternità”, il tema dell’Ottobre missionario di quest’anno 2020. La Diocesi di Livorno inizia il mese missionario recandosi a Castellina Marittima presso la Cappella di famiglia posta nel cimitero comunale dove risposa Lido Rossi, medico missionario in Africa negli anni Cinquanta del Novecento. Il Dottor Rossi nato a Rosignano nel 1928, è un pioniere tra i medici che decisero di dedicare la propria vita per le popolazioni in via di sviluppo. Tramite la Fondazione Cuamm (Collegio universitario aspiranti e medici missionari) di Padova, con la moglie Elena, il giovane medico si recò nel 1956 presso l’ospedale missionario di Stegi, nell’Africa del Sud, nello Swaziland. Dopo due anni, il 16 agosto del 1958, durante la sua missione, purtroppo, per una nefrite, fulminea e non curabile, Lido Rossi morì.  Memorabile la frase da lui pronunciata: “Sotto il colore diverso della pelle corre lo stesso sangue, con lo stesso colore.” Ciò vuol dire che le persone maschi, femmine, bianchi, neri, gialli, hanno la stessa dignità di uomini e la stessa dignità di figli di Dio.

Don Rosario Esposito, Direttore del Centro Missionario Diocesano guida il pellegrinaggio dei fedeli riunitisi davanti alla Cappella della famiglia Rossi. Il Diacono Andrea Zargani racconta, in breve, ai presenti, la vita del medico missionario. Segue l’intervento di Fulvia Vetturini, Vicesindaco di Castellina M.ma, che porta i saluti della Giunta e della comunità.

La professoressa Zita Falleni, cognata di Lido Rossi, di novantaquattro anni, si alza in piedi e con piglio di una giovane donna inizia a parlare. Gli occhi cerulei brillano quando narra lo scopo della vita del marito di sua sorella Elena. La missionarietà per il dottor Rossi consisteva in piccoli gesti verso gli altri, facendosi prossimo. Egli “ha saputo rinunciare ad una brillante carriera in patria per condividere i dolori e gli affanni” della popolazione in Africa che aveva bisogno. Lido Rossi in questo senso è testimone di umiltà e di condivisone delle altrui sofferenze. “Pensare nero” per lui significava non imporre la religione cristiana ma, nel rispetto della cultura di un popolo, testimoniare Cristo dentro la vita di tutti.  Lido Rossi offre la sua vita di medico per la gloria di Dio, per l’incontro fatto con Gesù.

Al termine è stato posto un mazzo di fiori bianchi ai piedi del sepolcro e il corteo dei fedeli si è recato nella Chiesa di San Giovanni Battista decollato per partecipare alla Celebrazione Eucaristica.

le foto sono di Antonluca Moschetti