“Tu sei meraviglia ai suoi occhi!”

Che sia un’attesa che provochi “timore e tremore”, siano giorni di riflessione profonda che smuova le coscienze, che “scomodi” le nostre futili certezze. Che sia un Avvento che riempia i nostri tiepidi cuori di fuoco e di bene.  Godiamo dei regali, delle strenne e delle luci (ogni dono è un bene e fa bene!), ma che il Natale sia soprattutto occasione di meditazione, di contemplazione, di adorazione.Possano le nostre vite essere desiderose di meditazione per far sì che ogni nostra azione sia “pesata”, sia messa in atto con senso di responsabilità, di rispetto verso l’altro. Sia meditata e non improvvisata.E poi ardiamo per una vita capace di sapersi stupire, come lo furono i pastori. Semplice gente che di fronte alla nascita sanno emozionarsi, sanno inchinarsi, sanno trovare il tempo per contemplare, per staccare dal loro lavoro, per rendere grazie! E infine auguriamo vite protese all’adorazione. Vite che sanno comprendere che “qualcosa di grande” è successo e continua ad accadere. Ti adoro e in me nascono emozione e passione! Comprendere che la vita è donata come una grazia. Non c’è gioia più grande di una luce che penetra in ogni cuore e lo fa esplodere di stupore. “Tu sei meraviglia ai suoi occhi!”