Diocesi
Il Vescovo si rivolge alla Madonna di Montenero
Terza Domenica di Quaresima, la prima Santa Messa senza i fedeli al tempo del Covid-19. Soltanto tramite la diretta Tv o i canali social si può seguire la celebrazione liturgica per evitare il diffondersi del virus.
In auto con l’organista Sandro Mecarelli saliamo sul colle del Santuario di Montenero presieduto dalla Madonna delle Grazie, Patrona della Toscana. Indossiamo mascherina, guanti in lattice e siamo muniti di autocertificazione. La giornata è soleggiata, il cielo terso, preludio all’imminente primavera. Il governo e le istituzioni locali invitano la popolazione a restare a casa. Per strada non c’è anima viva. La preoccupazione è duplice, pericolo del contagio e controlli da parte delle autorità preposte. Viene alla mente Jonh Beluschi, In Missione per conto di Dio. Giunti sul Sagrato entriamo in Santuario. I posti a sedere sono vuoti. In cima alla scalinata una fila di panche delimita l’accesso. Al di là soltanto la telecamera e l’altare ai piedi della Madonna. Don Luca, padre priore, sta preparando in maniera meticolosa l’occorrente per la celebrazione.
Monsignor Simone, Vescovo di Livorno arriva poco dopo. Saluta a distanza di sicurezza e si dirige verso la Sacrestia. La porta del corridoio degli Ex Voto, sempre aperta, che immette alla Sacrestia, è serrata. Don Luca corre ad aprire e immediatamente la richiude a chiave.
Inizia la Santa Messa che i livornesi grazie a Telegranducato possono seguire in diretta Tv, da casa.
L’organista maestro Sandro Mecarelli, suona Attende Domine e Don Luca intona il canto Gregoriano.
Monsignor Simone introduce la celebrazione dicendo: “Per la prima volta nella storia della Chiesa di Livorno la Santa Messa è celebrata senza popolo se non a casa”. Il Vangelo secondo Giovanni di questa Domenica narra l’episodio dell’incontro di Gesù con la donna Samaritana presso il pozzo di Giacobbe. Monsignor Giusti sottolinea come un incontro occasionale fa cambiare la vita della donna Samaritana. Essa si rende conto dei suoi errori e dei suoi peccati. Trova una speranza e addirittura diventa lei evangelizzatrice dei suoi concittadini perché ha incontrato il Cristo, il Messia. Ogni tempo non è mai banale. Anche il nostro tempo non è banale. Noi oggi siamo minacciati da un nemico invisibile. Noi che ci credevamo padroni del mondo oggi ci ritroviamo fragili. Questa epidemia non è un castigo divino. Questa è un’occasione per farsi tante domande. Come ci si salva da questa pandemia? Stando in casa, stando in famiglia. Coltivando i rapporti più cari: moglie, marito, figli. Recuperando i rapporti umani. Abbiamo un tempo per pregare. Un tempo per trovare come la Samaritana un’acqua viva, che ti disseta. Dio da una speranza a tutti. Noi ci rendiamo conto che non siamo immortali. Noi al contempo ci rendiamo conto che la medicina fa tanto. Monsignore Simone ringrazia tutti i medici, il personale sanitario in questo periodo così difficile.
Invoca la Vergine Santa affinché si trovi un farmaco, un vaccino, una forma di guarigione da questo virus. La Vergine Santa ci aiuti a uscire da tutto questo. Il Signore ci dice che c’è un’esistenza terrena ma occorre andare oltre. In questo tempo in cui la vita è rallentata, in questo tempo di Quaresima chiediamoci: oltre cosa vado incontro? La nostra vita è limitata. Cristo è risorto e anche noi risorgeremo. La Madonna, la madre di Cristo ci dice: “non disperare, nella preghiera trova conforto, la forza, io vi sono vicina”. Facciamo lettura sapienziale di questo tempo. Cerchiamo in questo tempo cosa è per sempre. Per sempre è l’Amore, è Cristo che ci raggiunge anche in questa Domenica di Quaresima.
Al termine della Santa Messa è stata fatta la supplica a Madonna affinché ci conceda la grazia di essere liberati dalla pandemia.
le foto sono di Antonluca Moschetti
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