Diocesi
A Livorno il professor Zamagni, il protagonista della svolta di Papa Francesco
Per un giorno il Vescovado di Livorno è diventato il cuore della riflessione nazionale che guarda a una nuova stagione di impegno politico dei cattolici: invitato dal Vescovo Giusti, è arrivato a Livorno il professor Stefano Zamagni, autorevole economista e protagonista della svolta politica auspicata da Papa Francesco.
“La questione del partito politico unico dei cattolici non esiste più, il tentativo che nasce dal movimento Politica Insieme è quello di progettare la costituzione di una forza politica di centro moderata, aperta a credenti e non credenti, che si riconoscono in un progetto politico”, lo ha affermato con chiarezza il professor Zamagni nell’incontro livornese.
Un intervento molto appassionato che ha interessato i tanti autorevoli politici livornesi ( tra i quali si segnalano l’attuale sindaco di Collesalvetti Antonini, il presidente del consiglio comunale di Livorno Caruso, l’ex sindaco di Livorno Cosimi, l’ex presidente della Provincia Kutufà e i consiglieri comunali Fenzi e Nasca) che hanno risposto all’invito della pastorale sociale diocesana per approfondire il dibattito più attuale sull’impegno politico dei cattolici.
L’intervento è stato introdotto da Luigi Vicinanza, condirettore editoriale di Gedi, il principale gruppo editoriale nazionale, che ha ripercorso la parabola dell’impegno dei cattolici in politica ricordando episodi e testimoni di una stagione politica molto diversa da quella attuale.
Siamo a un punto di svolta, come segnalato anche da Papa Francesco quando ha auspicato una nuova stagione di impegno politico dei cattolici; il professor Zamagni è un testimone autorevole di questa stagione, in considerazione anche della sua recente nomina a presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e del suo impegno in prima fila nel movimento Politica Insieme che ha pubblicato un Manifesto per la fondazione di un partito che possa riorganizzare la partecipazione politica dei cattolici alla vita democratica del Paese.
Un progetto che parte dalla considerazione di Zamagni che la teoria della diaspora dei cattolici in politica è fallita e che la loro presenza è oggi quasi irrilevante.
I cattolici, dopo la fine della DC – prosegue il ragionamento dell’economista bolognese – si sono dispersi nelle varie forze politiche cercando di diventare lievito per la politica nazionale: lo hanno fatto ma, in un sistema dove ha prevalso il bipolarismo, sono scomparsi proprio come fa il lievito nella pasta. In conseguenza di questo fenomeno si è persa una delle grandi matrici della cultura politica nazionale, quella cristiana mentre le altre, in qualche modo, hanno mantenuto una loro rappresentanza nei partiti politici attuali. In nome della governabilità ha prevalso il bipolarismo che è contrario al principio democratico concepito da Aristotele nell’antica Grecia”.
“Ma la gente oggi è stufa – ha affermato Zamagni – e cerca novità in politica; noi proponiamo una nuova realtà di centro moderato (non conservatore) che fondi la propria azione politica su un pensiero forte, lontana dai giochi di potere”. “Una forza che vuole uscire dalla “negative politics”, quella prassi politica che cerca di ottenere il consenso denigrando le proposte dell’avversario, per proporre uno stile di mitezza e positività”.
“Se nascerà questo nuovo partito – ha concluso Zamagni – risponderà all’appello di Papa Francesco che ha chiesto ai cristiani di “scendere dal balcone” da cui guardano la politica e entrerà in scena qualcuno che scompiglia lo situazione attuale”.
Il vescovo, monsignor Giusti, ha chiuso l’incontro richiamando l’attenzione sul prossimo appuntamento delle Settimane Sociali dei cattolici in programma a Taranto nel prossimo anno e chiedendo a tutti attenzione e impegno per realizzare soluzioni concrete che rispondano all’appello del Papa per una nuova stagione di impegno dei cattolici in politica.
la relazione del prof. Zamagni da scaricare
foto di Antonluca Moschetti