Diocesi
A volte ritornano
Al Museo di Storia Naturale, a cura dell’A.N.P.P.I.A. (L’Associazione nazionale dei perseguitati politici antifascisti), si è svolto un incontro sul rinascente razzismo italiano ed europeo che ha avuto come protagonista Gad Lerner, giornalista di “Repubblica” e conduttore televisivo, che ha parlato sul tema: ”A volte ritornano…”.
Lorenzo Bacci, a nome dell’Associazione, ha introdotto la conferenza evidenziando che “assistiamo purtroppo al riaffiorare di atti che ci vorrebbero riportare indietro nella nostra storia” e che viviamo “un malessere che intacca il tessuto democratico della nostra società”. Due giovani appartenenti ad una nascente associazione: Benedetta e Enrico hanno animato l’incontro ponendo a Lerner (ebreo, nato a Beirut e, come lui ha detto, venuto in Italia all’età di tre anni) una serie di domande. C’è qualcuno -ha iniziato Lerner nel rispondere- che dice che il razzismo sia “acqua passata” e che è un anacronismo che possa ritornare una situazione del genere, ma la verità è che anche nel 1938, all’inizio delle Leggi razziali, nessuno avrebbe mai pensato alle deportazioni di massa che ci sarebbero state in seguito!. Oggi si ripetono delle condizioni economiche e culturali negative che però sono state sempre presenti nello Stato italiano fin dal sua unitarietà. Un certo vittimismo ci accompagna nel tempo e quando si sta peggio si dà sempre la colpa “agli altri”!. Lo stare peggio è individuato in coloro che lasciano le coste africane come conseguenza di una programmazione da parte di alcuni “burattinai” che orchestrano le situazioni a nostro danno, e sono i banchieri, i finanzieri, o lo stesso Soros, che è ebreo e che viene già tacciato come usuraio.
Si tratta di persone, come ci viene detto, che vogliono sradicare le nostre tradizioni culturali e che quindi alimentano “le manifestazioni di razzismo”. Sono in atto -ha aggiunto il giornalista- “dei meccanismi della denigrazione” che portano l’italiano medio ad essere sollevato dalle sue responsabilità. Non si può, come fa Salvini, condurre tutto “ad un derby fascisti-antifascisti” perché questo significa “minimizzare le responsabilità storiche” mentre oggi abbiamo bisogno di un “rinnovato spirito critico”. Alla domanda se la sinistra politica abbia avuto qualche responsabilità nella situazione odierna, Lerner ha detto che la sinistra “è ammutolita” e che “se stai con il popolo devi accompagnarlo anche nei suoi pregiudizi”, la campagna contro gli immigrati ottiene l’appoggio dei bassi ceti popolari perciò in questo caso da parte della sinistra si è verificato “un disarmo culturale”. Sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele da parte di Trump, Lerner ha precisato che il riconoscimento era già stato ratificato dal Presidente Clinton, ora però si è dato inizio ad una escalation sull’altipiano del Golan dove un villaggio israeliano si chiamerà “Tramp”, Lerner ha dichiarato di essere contrario a questa decisione perché la sua posizione nei rapporti israelo-palestinesi è quella portata avanti da Amos Oz. Il giornalista ha poi risposto ai numerosi interventi.