Diocesi
Il manager al servizio dell’uomo
Il Serra Club di Livorno, ha promosso presso il salone delle conferenze del Vescovado un’interessante conferenza invitando la Dottoressa Maria Letizia Casani, laureata in Economia Aziendale, entrata nel ’93 nel servizio sanitario toscano, nel 2002 nel settore aziendale di Livorno e dal 2019 Direttore amministrativo e Direttore Generale Usl Nord ovest. Molte le autorità civili e militari presenti.
La manager ha esordito che: “Essere al servizio dell’uomo fa parte della mission della Usl Toscana Nord Ovest”. Una azienda che ha 13.400 dipendenti, 2,4 miliardi di budget, una popolazione residente 1.286.552, 13 stabilimenti ospedalieri, 7 Case di Cura Private, 3.024 posti letto complessivi e 12 zone distretto. Essa offre giornalmente servizi di ricovero a circa 400 persone, nascono 20 bambini, riceve negli ambulatori 6.000 persone, vengono eseguiti 3000 interventi chirurgici, 65.000 esami di laboratorio e vengono assistiti negli ospedali 3.000 pazienti e tanto altro ancora, e per ogni giorno dell’anno.
Dal punto di vista economico, per far funzionare l’azienda vengono consumati beni sanitari (farmaci e dispositivi medici) per 1,5 milioni di euro, vengono spesi 2 milioni di euro al giorno per retribuire il personale (medici, infermieri ecc.) e vengono erogati ausili (carrozzine ecc.) per 27.400 euro. Sul mercato italiano essere un manager pubblico non significa solo far quadrare i conti, ma essere al servizio delle persone della comunità. Risiedono nella natura stessa del servizio pubblico la sfera etica e morale, il senso del dovere e di responsabilità nei confronti della collettività. In questa prospettiva il manager pubblico non ricopre solo una carica e non svolge una professione meramente tecnica e non basta avere competenze, ma esercita con onestà e integrità il proprio ruolo e quotidianamente affronta problematiche gestionali contemporaneamente ai dilemmi morali, i quali non possono essere esclusi, ignorati o tanto meno disattesi.
In questi ultimi anni il progresso diagnostico, farmacologico ha messo di fronte a ulteriori spese. Il progresso tecnologico ha cambiato il rapporto medico paziente; prima il medico aveva una posizione preminente e il paziente era subordinato. Con la legge 219 entrano in essere principi nuovi nel quale il paziente non è più una persona etero determinata, ma partecipa in maniera autonoma alle scelte diagnostiche e terapeutiche e si basa sul consenso informato. Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici.
Si evolve anche il concetto di salute. Infatti esso si è modificato passando ad assumere un’accezione più ampia della semplice assenza di patologie, incentrandosi sulla qualità della vita, sul benessere globale della persona e sul coinvolgimento della comunità per il raggiungimento di obiettivi condivisi. Questo nuovo concetto di salute, ispirato al principio di felicità individuale, ci pone di fronte ad alcuni interrogativi. Fino a dove può spingersi la professione medica e come si concilia con il giuramento professionale un rapporto che nasce da una richiesta di un intervento di un individuo, magari perfettamente sano, cui il medico è tenuto ad ottemperare? La questione è controversa è ambigua, tuttavia se guardiamo la legge 883 all’articolo 1, dice che la tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana, laddove il rispetto della dignità della persona preceda e informi di sé la sua libertà. La gestione etica nel servizio sanitario può avere accezioni diverse ma è tenuto sempre come prioritario il principio di equità nell’accesso ai servizi.
Passando infine a considerare come sono le valutazioni di un’azienda sanitaria, riguardo il monitoraggio nazionale, la Toscana si è posizionata al secondo posto e l’azienda Nord Ovest si pone bene nell’area della Regione. Anche la Scuola santa Anna di Pisa monitora i dati e il punto debole sono la spesa farmaceutica, i vaccini e lo screening, mentre il grado di soddisfacimento del paziente è buono. Facendo quindi un breve riferimento al Magistero della Chiesa, ha ricordato come gli ultimi pontefici hanno sempre avuto un’attenzione particolare sull’organizzazione sanitaria. Emblematica un’espressione del Papa emerito Benedetto a tal proposito: “Non può mai essere dimenticata l’attenzione particolare dovuta alla dignità della persona sofferente, applicando anche nell’ambito delle politiche sanitarie il principio di sussidiarietà e quello della solidarietà”.
Tra le varie domande poste dal pubblico assai numeroso alla Dottoressa Casani, quella sul nuovo ospedale; a breve dovrebbe essere firmato l’accordo per cui si spera che quanto prima i lavori inizino.
Il Vescovo Simone Giusti a conclusione della conferenza ha sottolineato l’importanza di una collaborazione soprattutto per alcuni problemi molto delicati quali la tossicodipendenza nei giovani, il calo demografico, il fine vita e una educazione sanitaria per un risparmio specie in ambito farmaceutico.