Diocesi
Sacerdozio in crisi
Grave è dire qualcosa. Tanta è la complessità del tema e la personale inadeguatezza culturale.Sono pochi, in tutto il mondo i ministri. I motivi sono tanti. Dono vocazionale non elargito? Riteniamo di no. Dono ricusato? E’ verosimile.
I risultati inimmaginabili della scienza e della tecnica possono avere contribuito a far spegnere il senso del mistero? Immensa è poi la crisi antropologica che mina l’essenza della origine dell’uomo e del suo vivere in questo mondo.
La crisi dei veri e prioritari valori della vita legati al soggettivismo e al relativismo imperanti offuscano le idee dell’uomo moderno, nelle ricerca della verità vera alla quale anela per natura.
Egli vive delle mezze verità.Domina la povertà dello spirito. Bando alle virtù e al metafisico. Il tutto sembra essere “nelle cose”. Se tutto ciò è vero. Se al di là c’è il nulla che bisogno c’è del sacerdote?
L’ Europa ha abiurato le radici del cristianesimo ed oggi vive nella indifferenza e nella ostilità a quel credo. Essa “sembra nutrire un odio verso se stessa” tradendo le sue origini cristiane (J.Ratzinger), Già un illuminato pensatore ora Santo, J.H. Newman, tratteggiando la crisi del cristianesimo, oltre un secolo fa, aveva pronunciate queste parole:” il mondo cristiano sta diventando sterile e si esaurisce come una terra super sfruttata che si trasforma in sabbia”.
I rimedi.
Necessita una nuova evangelizzazione là dove il Cristo c’è , vieppiù tra quei popoli che mai hanno vissuto la bellezza della religione cristiana. .E gli operai mancano! E’ questo il problema. “Urge dovunque rifare il tessuto cristiano della società umana”. “Occorre comporre culturalmente e religiosamente la frattura tra Vangelo e società”. Come non vedere nel Vangelo la risposta ai problemi esistenziali dell’uomo in ordine religioso e non ?
Non è da sottacere dei pericoli che vengono da falsi profeti che tendono a vendere principii lontani o contrari al dettato evangelico dei quali sono portatori taluni teologi anche di alto rango.. Bando alle facili ermeneutiche che spesso in buona fede ed in nome di una discontinuità, spesso invocata, possono portare fratture insanabili tra i credenti. Rinnovarsi è necessario ma nella “continuità dei principi “(Paolo VI). “Certo la chiesa deve riformarsi” (Papa Francesco) .
Un tempo gioivamo nel vedere il brulicare di giovani nei seminari. Ora non è più così. Altrove abbiamo scritto che il seminario è “casa nostra”,una proprietà anomala certamente. Volevamo esprimere la necessità dell’interesse e dell’amore per quei giovani che si preparano al sacerdozio e tanta riconoscenza a quanti si adoperano per la loro particolare preparazione. Data la precarietà di sacerdoti la chiesa chiede soccorso al laicato cattolico. Lo chiede ai CHRISTI FIDELES LAICI, amorevolmente ma con forza (Esortazione apostolica postsinodale di Giovanni Paolo II).
E’ ai laici che vivono nella società e ne conoscono i problemi, il Santo Padre chiede di operare per una profonda inculturazione evangelica a partire dalla famiglia, nucleo fondamentale della società. La famiglia fatta di amore. Amore per glorificare Dio Principio della vita. E’ in essa che si possono ricavare i semi vocazionali.
I sacerdoti non saranno solo ministri di Dio ma anche educatori del vivere religioso e civile, del vivere la fraternità, la gioia, il dolore e nel condividere il bisogno.
L’attività missionaria, accorato appello della chiesa, è una grande sfida che richiede formazione ed intelligenza nel saper interpretare ed interagire con il vertiginoso divenire della società. Per quanti anelano a diventare ministri di Dio oltre che il fare necessita il pregare,il sapere pregare.
Perché in quei giovani non si spenga la speranza. La chiesa, opera divina, non muore, il sacerdozio non muore perché opera dell’Infinito. Tanto è l’amore del Creatore per le proprie creature!