Diocesi
Perché prof.?
Gli alunni del prof. Lanforti vogliono sapere: perché prof? perché Dio? perché Gesù? Come siamo nati? Cosa sono l’Inferno, il Paradiso, il Purgatorio? E lui con semplicità ha risposto durante le ore di religione cattolica a scuola. Ma questi sono gli interrogativi di tanti giovani, che magari non hanno avuto lui come insegnanti, oppure nemmeno fanno religione e neanche frequentano le parrocchie… per questo era utile raccogliere alcuni di questi interrogativi in un libro. Ne riportiamo uno stralcio; il libro è disponibile in Vescovado e alle librerie Paoline.
Prof, non riesco a togliermi di testa una cosa: lei ci ha detto che niente e nessuno sono fuori dell’amore di Dio, e allora io mi chiedo: il limbo, purgatorio e soprattutto l’inferno allora sono tutta un’invenzione dei preti?
Intanto sgombriamo subito il campo da un equivoco, quello che chiamiamo limbo, cioè un posto dove si è come sospesi, né di qua, né di là, è forse un’idea letteraria, ma non appartiene alla nostra concezione di fede. È vero che quando ero piccolo si diceva che il bambino andava battezzato subito perché in caso di morte sarebbe andato al limbo e non in paradiso, ma credo che questa forzatura sia dovuta alle motivazioni che ho già espresso parlando del peccato
originale e più che altro, si trattava di credenze popolari, non in linea col nostro credo; casomai è più una concezione dei musulmani (per loro vanno al limbo i bimbi cristiani che muoiono sotto i quattro anni, quindi senza colpe, ma anche senza meriti).
Per la fede cristiana ci sono solo due opzioni: stare con Dio o non stare con Dio. Stare con Dio sarà quello che noi chiamiamo “paradiso”, non stare con Dio sarà l’inferno. Il purgatorio è già una via per il paradiso, potremo definirlo un percorso un po’ più lungo, ma per la stessa destinazione.
Ma torniamo alla tua domanda. È vero, quello che ho detto può apparire contraddittorio, come è possibile andare all’inferno se Dio ama tutto e tutti? Invece non c’è contraddizione.
Mi spiego meglio.
Quando dico «niente fuori dell’amore di Dio» intendo niente fuori della Verità e di quella forma sublime di amore che è la libertà. Ricordate? Si è già fatto questo discorso parlando della Trinità. Quando diciamo amore-verità-libertà diciamo un trinomio inscindibile in Dio perché è la Trinità stessa, è come dire Padre-Figlio-Spirito Santo. Ora, se Dio prevaricasse la scelta dell’uomo (pro o contro Lui) e per eccesso di amore lo volesse per forza con sé, potete certo capire che verrebbe meno la libertà dell’uomo, che in definitiva sarebbe una marionetta nelle Sue mani, una sorta di manifestazione egoistica che andrebbe a contraddire anche la dignità della persona e quindi la verità dell’amore. Diciamo che per Dio la possibilità, meglio sarebbe dire, il rischio, che qualcuno decida di rifiutarlo, è una evenienza per Lui straziante, ma ineludibile. Paradossalmente si potrebbe dire che l’inferno è la garanzia che l’uomo è veramente libero, e se è veramente libero vuol dire che è veramente amato da Dio, e se è veramente amato allora vuol dire che è tutto Vero, che tutto ha un Senso!