Diocesi
Indicazioni per l’uso
La LECTIO DIVINA è una maniera per entrare in dialogo con Dio che ci parla ancora oggi attraverso la Scrittura, capace di illuminare la quotidianità della vita. In un opuscolo diffuso in diocesi in occasione della Giornata della Parola di Dio vengono illustrate le tappe da seguire per prepararsi e i suggerimenti per leggere la Bibbia. Queste le tappe:
STATIO Mi libero da quanto può distrarmi e mi metto alla presenza di Dio, mi lascio guardare da Lui. Chiedo allo Spirito Santo di illuminarmi.
LECTIO Leggo più volte un brano biblico facendo emergere gli elementi significativi, la struttura, la dinamica delle azioni, i verbi, le persone, i tempi, l contesto, le parole ripetute più volte… per rispondere alla domanda cosa dice questo brano? Cerco di entrare in relazione con il testo.
MEDITATIO Meditare significa far rimbombare in me il testo letto, cosa quelle parole mi stanno dicendo nella mia situazione, nella mia vita, nella storia che sto vivendo. Lascio che la Parola mi liberi dai condizionamenti, mi aiuti a leggere il mio “oggi”, il mistero della mia vita.
ORATIO Comincio a dialogare col Signore, mediante la lode, il rendimento di grazie, lascio che le emozioni si liberino.
CONSOLATIO Dalla preghiera si passa alla contemplazione del mistero di Dio che ancora guida la sua storia, mi sento partecipe di quel mistero e avvolto dal suo amore, lascio che mi ispiri, mi suggerisca, mi guidi. M lascio coinvolgere dalla sua gioia
DISCRETIO È il momento del discernimento, capire l’opera di Dio negli avvenimenti, nelle situazioni, capire fin dove arriva l’opera della menzogna e dell’inganno di satana
COLLATIO È il momento della scelta concreta, che insieme ai doni ricevuti è partecipata nella comunione con i fratelli di fede.
ACTIO l’agire evangelico, si compie concretamente un’azione che cambia il cuore, converte la vita.
Questi i suggerimenti
1 prepararsi alla lettura. La Bibbia non è un romanzo, né una rivista da leggere superficialmente, basta capire le parole! Quindi occorre scegliere il momento più adatto, anche il luogo è importante, se per una lettura personale o in famiglia. Anche un piccolo lume acceso per l’occasione potrebbe essere significativo. Passare in rassegna gli impegni della giornata, le problematiche o le preoccupazioni che potrebbero distrarmi per mettere tutto davanti al Signore. Trovare la posizione giusta in modo da stare bene con me stesso e il mio corpo.
2 non avere fretta. Prima della lettura facciamo un pausa di silenzio per lasciare che i pensieri prendano il loro posto, poi un momento di preghiera spontanea per chiedere al Signore l’aiuto dello Spirito Santo e ci conceda i doni di sapienza e d’intelletto. La lettura deve essere calma, senza premura, anche rileggendo più volte la stessa frase, è un testo troppo importante per noi che è necessario dare tutto il tempo per essere sicuri di captarne il messaggio. Soffermiamoci sui personaggi per guardarli in volto, sui verbi e le parole, quelle sussurrate e quelle gridate; i movimenti, i passaggi, tornando indietro quando è necessario
3 il Testo nel contesto. Il primo interrogativo da porci è proprio l’esperienza di fede che il testo che stiamo leggendo ci trasmette: è quella esperienza che a noi serve oggi aprendoci l’orizzonte in una situazione totalmente diversa.Occorre capire la situazione reale in cui i fatti raccontati effettivamente si svolsero, il loro ambito geografico, culturale, storico; ci sono “generi letterari” che tipologizzano il racconto (miracoli, parabole, apparizioni…) e molti di questi non fanno parte della nostra cultura (es. Genere apocalittico). Anche molti aspetti della vita quotidiana sono distantissimi da oggi: come viaggiare, il ruolo della donna, la struttura delle case, la reperibilità dell’acqua, la relazione con la malattia.È necessario, infatti, distinguere l’esperienza di Fede dagli aspetti contingenti, il messaggio e la vita di Gesù dalla situazione concreta.
4 per capire la vita. La Bibbia si può leggere anche per curiosità o per saperne di più, ma il motivo primario dovrebbe essere quello di capire meglio il senso della vita. Nelle sue pagine non troviamo soluzioni, piuttosto degli indizi, delle strade da percorrere. Leggere la Bibbia ci stimola alla vigilanza, alla attenzione dei “segni dei tempi”, a capire come e do sta andando la nostra storia.
5 una lettura orante. Nella Scrittura Dio parla ancora oggi a chi lo vuole ascoltare, ma non è questione di udito quanto di cuore dobbiamo imparare ad amare la Parola, coinvolgere dalla sua dolcezza e scaldare dal suo fuoco. Pause di silenzio, la ripetizione di frasi o solo di parole può aiutare a tessere un clima di preghiera.
6 in comunità. Alla lettura personale è necessaria la complementarietà della lettura comunitaria della Bibbia perché in essa entrano in gioco carismi e sensibilità diverse; l’esperienza di ciascuno diventa complementare all’altra; ognuno porta una porzione di “verità” che da soli non sarebbe possibile
7 la lettura in famiglia. La famiglia come «chiesa domestica», cioè chiesa radunata dalla parola di Dio tra le mura di casa. Tutti i suggerimenti dati sono simili ma diversi perché la Bibbia illumini la vita convissuta: l’ascolto diventa reciproco, si parla a cuore aperto, a rispondere alla parola di Dio partendo dalla concreta situazione di vita. È su questa situazione concretissima che si cala la parola di Dio per recare salvezza e consolazione. La parola di Dio è sempre la stessa, ma le situazioni diverse fanno diverso il senso profondo di quella Parola.
8 una lettura coinvolgente. Quando leggiamo la Bibbia non siamo soli, è presente la nostra vita con quella di coloro con cui viviamo l’esperienza storica; scopriamo come la Bibbia ci aiuti a svelarne il senso dandoci l’impulso in un cammino di conversione. Quando la lettura della Bibbia non porta all’impegno, ogni volta troviamo più difficile capire il senso di cosa leggiamo.