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L’immagine del crocifisso sul corporale
Uno dei documenti più completi in cui sono raccolte tutte le testimonianze sul Miracolo Eucaristico avvenuto a Walldürn nel 1330, è lo scritto del monaco Hoffius del 1589. Durante la Messa un sacerdote rovesciò accidentalmente le specie del vino consacrato che si trasformarono in Sangue e formarono sul corporale un’immagine di Cristo crocefisso. La Reliquia del corporale insanguinato si conserva ancora oggi presso l’altare laterale della Basilica Minore di San Giorgio a Walldürn. Ogni anno, parecchie migliaia di pellegrini si recano in pellegrinaggio a Walldürn per venerare la Sacra Reliquia.
Mentre il sacerdote Heinrich Otto stava celebrando la Santa Messa, per sbaglio rovesciò il calice con dentro le specie del vino consacrato che si trasformò in Sangue. Immediatamente si formò sul corporale un’immagine di Cristo crocifisso, di colore rosso contornato da undici teste uguali di Cristo coronato di spine. Il sacerdote non ebbe il coraggio di rivelare il Miracolo e per molti anni nascose il corporale sotto l’altare. Fu solo quando si trovò in punto di morte, che in confessione raccontò quanto accaduto al sacerdote a cui consegnò il corporale. Sin dall’inizio, la Reliquia del corporale fu molto venerata, ad essa si attribuirono molte guarigioni e conversioni miracolose. Papa Eugenio IV confermò il Miracolo nel 1445 a cui concesse alcune indulgenze. Il Prodigio divenne famoso in tutta Europa e attraverso i secoli fu raffigurato da molti artisti. L’attuale Basilica fu costruita tra il 1698 e il 1728 da Franz Lothar von Schönborn, Arcivescovo di Mainz. Nel 1962, Papa Giovanni XXIII la elevò a Basilica Minore. Dal 1938 i monaci agostiniani guidano la Basilica.