Una proposta per la scuola

«Nelle scuole di ogni ordine e grado tutti i docenti incaricati sui posti comuni effettuano una parte del loro orario con incarico su posto di sostegno, mentre tutti i docenti con incarico su posto di sostegno effettuano, anche nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa dell’istituto, una parte del loro orario su posto comune». È questa la “rivoluzione” della “cattedra inclusiva”, definita da un progetto di legge presentato ieri a Roma, al Centro multimediale “Esperienza Europa – David Sassoli”. L’obiettivo è superare «malintese deleghe, rendendo effettiva la corresponsabilità» dei docenti, spiegano i promotori del progetto di legge, un gruppo di noti esperti formato da Evelina Chiocca, Paolo Fasce, Fernanda Fazio, Dario Ianes, Raffaele Iosa, Massimo Nutini e Nicola Striano. «Questo – spiegano i promotori – è un provvedimento legislativo e prima ancora culturale, con il quale la scuola viene riportata al centro delle politiche inclusive, affrontando finalmente quel vulnus, in modo che l’inclusione costituisca fattivamente, come dice Andrea Canavero, “un’occasione straordinariamente utile per accrescere il benessere di giovani che stanno maturando nell’apprendimento e per l’apprendimento, per aiutarli a realizzare il loro progetto di vita”».

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