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Un colpo di fortuna. Coup de Chance
Parigi oggi, Fanny è una giovane trentenne esperta d’arte, sposata con il benestante Jean, che la ricopre di attenzione e regali. Tutto è perfetto, la loro relazione sembra solida e affiatata. Quando Fanny incontra un ex compagno di liceo, Alain, le certezze vacillano pericolosamente…
Valutazione Pastorale
Il celebre regista di New York, tra i portabandiera della New Hollywood, ha firmato il suo 50° film al cinema. Scorrendo la filmografia di Woody Allen, è difficile indicare quali siano i film più significativi. Tratto caratterizzante, di certo, è l’amore per la sua città, Manhattan, più volte al centro dei suoi racconti, come in “Io e Annie” (1977), “Manhattan” (1979) o “Misterioso omicidio a Manhattan” (1993). Come non citar, però, anche i fantastici “Il dormiglione” (1973), “Zelig” (1983) o “La rosa purpurea del Cairo” (1985)? Dagli anni Duemila Allen ha iniziato a esplorare l’orizzonte urbano europeo, mettendo in scena commedie brillanti, amare o sognanti: “Match Point” (2005), “Scoop” (2006), “Midnight in Paris” (2011), “Vicky Cristina Barcelona” (2008) e “To Rome with Love” (2012). Allen è tornato dietro alla macchina da presa con “Un colpo di fortuna. Coup de Chance”, cimentandosi per la prima volta in una lingua diversa dall’inglese: ha scelto di girare di nuovo a Parigi e questa volta in francese. Protagonisti di questa dark comedy con pennellate romance sono Lou de Laâge, Melvil Poupaud, Valérie Lemercier e Niels Schneider. La storia. Parigi oggi, Fanny è una giovane trentenne esperta d’arte, sposata con il benestante Jean, che la ricopre di attenzione e regali. Tutto è perfetto, la loro relazione sembra solida e affiatata. Quando Fanny incontra un ex compagno di liceo, Alain, le certezze vacillano pericolosamente…
Woody Allen fa di nuovo centro, confezionando un film acuto e sofisticato. Irresistibile. La storia è apparentemente semplice, ma la penna di Allen si conferma abile ed esperta, in ottima forma. La sceneggiatura è ben cesellata, senza cedimenti, capace di condurre lo spettatore per svolte impreviste e spiazzanti, regalando un valzer finale nerissimo e assolutamente esilarante. Oltre all’impianto narrativo e agli ottimi attori in campo – fantastica Valérie Lemercier nel ruolo di Camille, la madre di Fanny –, a conquistare è la confezione formale, tra ambientazione, messa in scena, atmosfere musicali e fotografia. Grazie al sodalizio con il Premio Oscar Vittorio Storaro, Allen coglie tutta la magia di Parigi e al contempo ce la mostra con un’angolatura inedita, una Parigi che ricorda tanto la sua Manhattan. Con “Un colpo di fortuna” Woody Allen conferma dunque di essere ancora un grande autore con smalto e vis artistica sempreverde. Governa la commedia con maestria, oscillando tra scrosci di umorismo pungente e atmosfere noir sofisticate. Bentornato Woody! Film consigliabile, problematico, per dibattiti.