“Non sprecare!” Se fossi insegnante scriverei questo sulla lavagna, sottolineandolo almeno per tre volte. “Non sprecare, non sprecare, non sprecare”! Ognuno, ed in particolare ogni studente, dovrebbe sempre essere stimolato a riflettere sui modi di vita che conduciamo. Si parla molto di tutela ambientale, di salvaguardia del pianeta, di sostenibilità. Abbiamo anche una Agenda Europea 2030 che ci richiama a raggiungere ben 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Senza una presa di consapevolezza del nostro agire si rischia di essere anche molto bravi a fare proclami ma insufficienti nel raggiungere concreti risultati per il bene del pianeta. Abbiamo necessità di riflettere sui nostri comportamenti, su stili di vita fondati sul consumo esagerato, sull’usa e getta, sullo scarto, sul rifiuto. Abbiamo una eccessiva quota della popolazione che spreca il tempo, che non è forza lavoro, che è inattiva.Giovani che sono “neet”, che non studiano, né lavorano, né sono inseriti in percorsi di formazione. Una miriade ingiustificata di “nullafacenti”, tra di essi purtroppo anche molti poveri. Persone che non sanno gestire il proprio tempo come un valore ma che sono “travolti dal tempo”, che vivono senza meta, senza aspirazioni, demotivati e spesso isolati. Con il rischio di un aumento consistente di disagio e di devianza. Abbiamo troppe vite sprecate, scartate, abbandonate a sé stesse, senza il desiderio di un obiettivo, di un riscatto. Siamo spreconi nel gettare via il cibo (tonnellate che vengono buttate come spazzatura!), nell’eccedere nei consumi (si acquista oltre il necessario con il rischio di essere sopraffatti dalle cose). Sprechiamo troppo nell’utilizzo delle energie, dell’acqua. Esageriamo nell’avere e siamo carenti nell’ educazione continua che invece necessita il nostro essere per convivere saggiamente con la complessità. “Più che la povertà mi indigna lo spreco”. Questo il pensiero di Madre Teresa di Calcutta che ci invita a riflettere e ad agire per frenare lo spreco!