Come cambia il mondo

Superare i limiti del nostro corpo“, perché può essere sostituito dalle macchine, come già avviene da tempo se si pensa al solo esempio delle protesi, entrate a pieno titolo nei volumi di medicina già dal secolo scorso. Realizzare – è la visione del futuro – “una simbiosi tra umani, robot e avatar, che porti a una crescita evolutiva da non confondere con l’immortalità“. Perché ha spiegato al campus milanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a studenti e docenti Hiroshi Ishiguro – docente all’Università di Osaka Hiroshi Ishiguro, massima autorità in tema di intelligenza artificiale e robotica umanoide – “la differenza tra uomo e animale”, anche da un punto di vista evolutivo “è l’utilizzo della tecnologia”. L’obiettivo diventa quello “di arricchire e accrescere la nostra con vita proprio con la tecnologia”. Secondo lo scienziato giapponese, in ultima analisi, il genere umano “viene dall’inorganico e tornerà ad essere inorganico”. Dovremo abituarci così tra avatar e robot a non pensare più all’umano come un binomio tra cervello e corpo. Non a caso in questa fase le ricerche sull’intelligenza artificiale si incamminano a passo veloce sull’investigazione del concetto di “coscienza”.

continua https://www.avvenire.it/agora/pagine/hiroshi-ishiguro-ai-in-cattolica