Due settimane insieme: il racconto del Li-Grest 2025

Le testimonianze degli animatori e il video

Un oratorio pieno di emozioni a cui i bambini, ormai frequentatori dal 2020, non possono rinunciare. Due settimane intense di libertà e divertimento, di sentimento e di amicizia, di evangelizzazione e di accoglienza, pur essendo un progetto educativo ricco di regole, con degli obiettivi specifici che non possono essere dimenticati. Una formula nata col progetto CEI #apertiperferie nel 2020 e consolidata in questi anni. Un grest in cui vengono accolti i bambini dai 5 ai 12 anni come “animati”, durante la prima settimana i dodicenni che seguono già un percorso parrocchiale come ministrante oppure come scout, sono messi alla prova per capire se c’è la volontà e il carisma di essere animatore e, quindi, fare il cambio di maglia, iniziando un percorso di “aiuto-animatore” a livello pratico. I ragazzi che hanno dai 13 ai 15 anni invece, se hanno fatto il corso base annuale di formazione UOS ( Ufficio Oratori e Sport) sono già animatori, altrimenti vengono istruiti nella pratica per il prossimo anno. Dal triennio delle superiori in su vengono accolti i ragazzi del PCTO delle scuole con cui abbiamo fatto le Convenzioni, con la garanzia di partecipazione ai corsi di formazione: senza formazione non si può! E poi ci sono gli animatori diocesani, per lo più della parrocchia Sant’Andrea e della parrocchia del Rosario, che durante l’anno sono attivi come catechisti, aiuto catechisti, animatori e ministranti e che hanno frequentato il corso di formazione di 1° livello UOS da settembre a giugno e che fanno parte dell’équipe degli animatori e dello staff. Tutti gli animatori e lo staff sono volontari e fanno questo servizio donando il loro tempo ai bambini con gioia e amore. Questo è il punto di forza del nostro grest: la testimonianza dei ragazzi, la loro volontà, la loro voglia di mettersi in gioco e fare squadra, offrendo tanto divertimento, tutto strutturato, tutto organizzato. Il tema di quest’anno è stato scelto molti mesi fa dal direttivo e dagli animatori più grandi, come proseguimento del percorso di formazione: serviva un tema che affrontasse le paure, i timori, la gioia e la speranza di crescere. È stata scelta proprio dagli animatori la storia da seguire “Inside out” che poi riguarda la rappresentazione del giocone, apice del divertimento per animati e animatori. La parte spirituale ha riguardato la narrazione di alcune pagine del Vangelo in cui veniva messo in luce come Gesù nella sua vita ha affrontato la gioia, la rabbia, la tristezza, il disgusto e la paura. I bambini sono stati i protagonisti e dopo avere ascoltato la parte spirituale hanno sentito il desiderio di esprimersi, microfono in mano, condividendo con gli altri le loro emozioni.

In questo momento storico particolare, è emersa la paura della guerra, la tristezza per i bambini che sono soli, ma è prevalso il desiderio di avere amici, di avere fiducia, di avere una persona accanto che li ascolti e non li giudichi, anzi che li aiuti a non sbagliare. Grandi concetti saggi sono stati espressi da bambini così piccoli, ma con grande carattere. Momento importante ogni settimana è stata la celebrazione della santa messa da don Rosario, nella chiesa di Sant’Andrea, il quale ha celebrato la messa dei fanciulli, animata dagli stessi animatori, la maggior parte dei quali fa servizio all’altare tutto l’anno. Durante la messa una bambina, che non era solita partecipare alla messa, si è commossa e ha ringraziato don Rosario per le sue preghiere: un momento molto emozionante. Il LI-GREST è luogo di evangelizzazione e di rispetto: i bambini di fede islamica, durante la messa sono stati con me a fare attività di laboratorio. Tra i più bei momenti passati insieme, da segnalare i pranzi, le merende e le loro richieste di fare il bis! Seguiamo un’alimentazione equilibrata, mediterranea e le merende sono state per lo più quelle di una volta, con prodotti tipici doc e tanta frutta. Il nostro grest ha una struttura particolare che mette al centro il sentimento, anche l’accoglienza al mattino è un abbraccio! E poi? Tanto altro…e i bans! Già noi siamo quelli che fanno i bans! Vediamo ora qualche testimonianza dei ragazzi che hanno partecipato.

Lucrezia Tusi, PCTO 4° anno liceo musicale Niccolini-Palli: il PCTO svolto presso il GREST è stata un’esperienza molto significativa: essendo il secondo anno che partecipo, posso dire che è un percorso impegnativo ma stimolante, che richiede serietà, creatività e tanta voglia di mettersi in gioco. Mi ha aiutato a conoscere meglio una professione e ad acquisire competenze pratiche in un ambiente serio e professionale. Amanda Giuliano, animatrice diocesana e della parrocchia del Rosario: Un episodio che mi è piaciuto molto del li-grest è stato quando abbiamo ballato a just dance tutti insieme mi sono divertita molto. Linda Menichetti, educatrice e catechista della Parrocchia di Sant’Andrea, universitaria e Sara Menichetti capogruppo animatori diocesani: Le uniche cose che ci sono venute in mente sono: – quando una delle bimbe più piccoline, durante i giochi a squadre è venuta al centro lasciando il suo gruppo, per dirci di voler giocare al gioco delle belle statuine, nonostante il suo gruppo stesse giocando a un altro gioco. Allora le abbiamo detto che tanto erano a rotazione per cui tutti avrebbero fatto tutto e lei ci ha risposto: “…ma la mia mamma a casa non mi fa mai giocare al gioco delle belle statuine…”, così da conquistarci e lasciarla giocare; ⁠durante l’attività dei braccialetti, sono venuti dei bambini a chiedere di fare il nodo finale, ma i braccialetti erano molto grandi rispetto ai loro polsi e lo abbiamo fatto notare. La risposta è stata: “mi hanno tagliato così il filo per cui l’ho riempito tutto con le perline”. Miriana Signoriello, educatrice e catechista della Parrocchia Sant’Andrea: anche se quest’anno ho partecipato solo 1 giorno al Li-Grest dato, che avevo la maturità, mi sono trovata molto bene con i nuovi animatori e mi ha fatto piacere conoscere i bambini delle altre parrocchie e non. Spero che l’anno prossimo ci siano ancora più animatori e ancora più bambini di questo anno! Valerio Vanzini animatore diocesano e ministrante parrocchia Sant’Andrea: Durante una delle calde giornate di attività all’aperto presso l’oratorio, i ragazzi si sono resi protagonisti di uno scherzo che ha strappato un sorriso a tutti i presenti. Approfittando del clima estivo e dell’atmosfera giocosa, hanno riempito un secchio d’acqua e, con la complicità dell’ambiente informale, lo hanno rovesciato addosso a un compagno, cogliendolo di sorpresa. La scena si è svolta tra le risate generali, senza alcuna conseguenza spiacevole. L’episodio, seppur goliardico, è stato accolto con leggerezza e ha contribuito a rafforzare il clima di amicizia e spensieratezza che caratterizza le giornate estive all’oratorio. Un piccolo momento di gioco che, pur richiamando alla necessità di rispettare sempre limiti e sensibilità altrui, ha saputo regalare una pausa di allegria condivisa. Davide Taddei, nuovo animatore e ministrante della parrocchia Sant’Andrea: nel tempo libero noi animatori abbiamo pensato di fare un gioco chiamato lupus e abbiamo invitato anche i bambini e visto che piaceva anche a loro abbiamo iniziato a farlo ogni giorno dopo pranzo. Manuel Signoriello, nuovo animatore e ministrante della parrocchia Sant’Andrea: quando è stata fatta palla prigioniera, animati contro animatori, mi ero un po’ confuso. Non mi ricordavo che ero animatore e quindi sono andato dalla parte degli animati, quando me ne sono accorto stava per partire la partita e così dopo mi sono messo nella squadra giusta e abbiamo cominciato a giocare. Era una sensazione strana, perché mi faceva un po’ strano essere dalla parte degli animatori, che dalla parte degli animati. Ginevra La Rosa, percorso curricolare per la Scuola Superiore e animatrice diocesana: uno degli episodi più simpatici e divertenti del li-grest è stato il giocone; dove i bambini si sono divertiti insieme agli animatori e viceversa. Giorgia Serni, animatrice diocesana, catechista parrocchia Sant’ Andrea e PCTO: La parte che più mi piace del grest è l’accoglienza, quando i bambini non ti danno neanche il tempo di salutarli che già corrono dagli altri a giocare. Quando i bambini arrivavano, potevano scegliere una delle cinque emozioni del film. Le emozioni erano riportate sopra un cartellone, ed ad ognuna di loro era associata un modo di ‘salutarci’ la mattina. Ad esempio, chi sceglieva tristezza dava un abbraccio all’animatore, chi sceglieva gioia improvvisava un balletto, con disgusto veniva fatta una smorfia, con paura si nascondevano e con rabbia si incrociavano le braccia. Ogni mattina potevano scegliere ciò che preferivano, anche cambiando tutti i giorni.
Alessio Vanzini, animatore diocesano e ministrante parrocchia Sant’Andrea; Joel Sonna animatore diocesano; Gaia Pratesi e Aurora Calella PCTO Niccolini Palli: questa esperienza è stata costruttiva e ci ha aiutato ad approfondire e conoscere meglio il mondo dell’animazione. È stato bello costruire un rapporto di mutuo insegnamento con i bambini. Oltre ad averli insegnato a rapportarsi con gli altri giocando, anche noi abbiamo avuto la possibilità di imparare a guardare il mondo con “occhi nuovi”, in maniera più semplice. Consigliamo a tutti di intraprendere quest’esperienza a ritmo di Bans e giochi di gruppo.

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