Padre Damiano ci scrive. Situazione sempre più grave

Il crollo dell’economia libanese è iniziato nel 2019, prima della pandemia e dell’esplosione al porto di Beirut, che non hanno certo aiutato a migliorare le cose. Ad oggi, al mercato nero ci vogliono più di 93 mila lire libanesi per un dollaro (circa 100 mila lire per un euro). E va anche bene, si fa per dire, perché a marzo scorso si era arrivati a 140 mila lire per quell’unico dollaro. Con varie conseguenze, su tutte i prezzi alle stelle per le tasche delle famiglie libanesi – per tutto, cibo e benzina compresi. 

La corrente elettrica pubblica è quasi scomparsa e quella prodotta dai piccoli generatori privati costa parecchio, oltre ad inquinare non poco. Gli stipendi, per chi li ha ancora, sono rimasti quelli di 3 anni fa, e quando vengono corrisposti lo sono evidentemente tramite banconote che valgono quasi meno della carta su cui sono stampate. L’inflazione calcolata circa un anno fa (luglio 2022) era arrivata al 210 per cento, adesso forse è meglio non saperlo. Chiudono le scuole private (le migliori) e sono a rischio di chiusura anche molti ospedali, e non solo per mancanza di medicine e di corrente elettrica. 

Alcuni farmaci costano il doppio di uno stipendio. 

La nostra associazione “Oui pour la Vie” continua ancora con la “cucina” di Damour, l’ambulatorio per i test sanitari e per AIDS – droga e alcool, il centro di ascolto per le medicine e la scuola per bisognosi di ogni appartenenza religiosa e provenienza.

Si chiedono sempre aiuti e pubblicità

Una famiglia cristiana irachena vive accanto a un’anziana siriana malata, con la quale non ha buoni rapporti da 1 anno. “Oui pour la Vie”già da tempo fornisce pasti a entrambi. La signora malata non poteva più venire a ritirare il cibo perché afflitta da un grave problema di salute. Marie, la bambina di 8 anni della famiglia irachena vicina, senza chiedere il permesso ai suoi genitori, ha pensato di condividere la sua porzione di pasto con l’anziana signora e di aiutarla a mangiare. Dopo qualche giorno, Nadim il fratello maggiore di Marie, l’ha vista e ha riferito tutto in famiglia. Marie aveva troppa paura della reazione dei suoi genitori. Una sera, la piccola rimane sorpresa del comportamento di suo padre, che la prende tra le braccia dicendole: “Grazie figlia mia, hai fatto la cosa giusta!”. Da allora la famiglia irachena visita regolarmente l’anziana signora ogni giorno e talvolta pranzano insieme. 

Vorremmo acquistare un appartamento nella zona poverissima di Beirut, dove andavamo in passato, come punto di riferimento per cibo, medicine e assistenza ai malati di  AIDS.  

Un grande ringraziamento a Don Francesco Saverio Bazzoffi e alla “Casa Santi Arcangeli” per il costante sostegno dei nostri progetti e per aver coperto le spese di rifacimento del tetto della cucina di Damour, danneggiato in seguito al recente terremoto di Siria-Turchia.

Per testimonianze in Italia tel 333/5473721 pdamianolibano@gmail.comPer inviare offerte: Bonifico sul conto: Oui pour la Vie, presso Unicredit Cascina (PI). IBAN: IT94Q0200870951000105404518; (BIC-Swift: UNCRITM1G05 se richiesto). Indicate nella causale del bonifico il vostro email / telefono cell e avvisateci dell’offerta scrivendo a info@ouipourlavielb.com. Grazie.

P. Damiano Puccini.