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Calma, la virtù dei forti
“Condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio”. Queste parole di San Paolo a Timoteo invitano a riflettere sulle nostre vite inquiete e frenetiche dedicate troppo alle cose materiali della terra e poco invece alle cose spirituali del cielo. Condurre la vita con la virtù della calma è un dono grande. “La calma virtù dei forti”! Essere pazienti e avere il dono di saper attendere, di non essere frettolosi, di saper controllare le nostre vite sempre di corsa. La velocità e la fretta rischiano di rendere fragili le relazioni con gli altri. Occorre rivalutare la lentezza come elemento essenziale per assaporare le cose, per gustare le amicizie, per vivere profondamente l’amore e saperlo cogliere in tutte le sue dimensioni (la calma dell’amore contrapposto alla fretta dell’amore).E ancora condurre una vita tranquilla, non abitudinaria o monotona, ma fondata sulla capacità di sapere trovare spazi e tempi che assicurino pace interiore, serenità d’animo per cogliere ciò che è essenziale, quello che è invisibile agli occhi! Calma e tranquillità che spalancano alla dignità. Essere degni di partecipare alla edificazione della società, costruttori di bene, tessitori di dialogo, generativi di amicizie. Non c’è augurio più profondo di quello che invita alla ricerca della pazienza e della tranquillità e che trova essenza nella potenza della riflessione, della preghiera, della meditazione e della contemplazione. Auguriamo che i nostri giovani possano incontrare persone capaci di accogliere con dolcezza e delicatezza la loro unicità, valorizzare i loro talenti, le loro passioni, le loro specifiche ricchezze. Ed elevarli dalle cose terrene alle cose che sono “più in là”, che rimandano a un Dio “assente e presente”, sempre comunque da cercare ed interrogare, con calma e tranquillità.