La reliquia presente a Livorno

Il 5 aprile 1976, presso la cappella dell’ospedale di Colle Val d’Elsa, durante la Santa Messa, al momento della distribuzione della Comunione, un’Ostia cadde a terra inavvertitamente. Come prescrive in questo caso il Diritto Canonico, la Particola caduta a terra venne subito immersa in un recipiente contenente acqua e riposta dentro il tabernacolo. Dopo 3 giorni il sacerdote aprì il tabernacolo e vide che una parte dell’Ostia era diventata di colore rossiccio, simile ad un coagulo di sangue. Furono subito eseguite delle analisi di laboratorio che confermarono che il coagulo era vero sangue umano. Ancora oggi è possibile venerare la preziosa reliquia.

Questo Miracolo Eucaristico si verificò durante la celebrazione eucaristica il lunedì 5 aprile 1976 presso la piccola cappellina dell’Ospedale San Lorenzo di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena. Questa è la relazione che fece il sacerdote Don Veris Consumi che fu protagonista del prodigio: «Il giorno 5 aprile 1976 – nella Cappella dell’Ospedale di Colle Val d’Elsa, di cui sono Cappellano – mentre comunicavo le suore, mi cadde dalle mani un’Ostia consacrata che raccolsi subito e misi nel vasetto della purificazione dentro al tabernacolo. Dopo 3 giorni, parte dell’Ostia si era trasformata in un coagulo di sangue. Aspirai con la siringa un pezzetto del coagulo di sangue per farlo analizzare. I risultati dell’analisi confermarono che il campione risultava essere vero sangue mescolato ad acqua. Dissi tutto a S.E. Mons. Castellano e a Monsignor Pacini, Vicario Generale. Monsignor Arcivescovo Castellano, mi consigliò di prendere il coagulo con un cucchiaino e di metterlo su una carta bianca assorbente dentro una teca. L’acqua che era unita al coagulo si prosciugò ma il coagulo di sangue rimase impresso nella carta. Feci analizzare di nuovo l’acqua nella quale era contenuto il coagulo ed in questa, io stesso, vidi tracce di sangue che si manifestarono quando il chimico versò nella provetta il reattivo. Sono veramente impressionato e penso alla mia poca fede, al mio poco amore per Lui che si è manifestato presente sotto le apparenze del pane. Anche Monsignor Arcivescovo il giovedì Santo mi disse: “Nostro Signore si vuol manifestare!”. Confesso con schiettezza che la prima analisi che feci fare, dalla quale risultò l’accertamento positivo, mise nel mio animo un vero entusiasmo unito ad una profonda gioia. Le suore che erano al corrente dell’accaduto erano veramente impressionate. Abbiamo sentito il profumo soave che emanava dal tabernacolo dove io ho posto l’ampolla con l’acqua e la goccia di sangue ed abbiamo sentito anche l’odore acre di una piaga». Il coagulo di sangue assieme all’Ostia miracolosa vennero in seguito appoggiati su di una carta assorbente e conservati in un prezioso reliquiario che è conservato presso la cappella delle Suore Piccole Missionarie del Sacro Cuore ad Antignano-Livorno, le stesse che avevano assistito al Miracolo del 1976. Un particolare molto toccante è il soave odore che si sprigiona ogni anno dal tabernacolo nella ricorrenza del giorno del rinvenimento del Miracolo. Ogni 5 del mese viene esposta al pubblico la reliquia e si può partecipare alla Messa che viene celebrata in riparazione degli oltraggi che vengono fatti contro il Santissimo Sacramento

guarda il nostro video girato a Antignano https://www.youtube.com/watch?v=Y4A5x1Y7Pdk&t=16s&pp=ygUcbWlyYWNvbG8gZXVjYXJpc3RpY28gbGl2b3Jubw%3D%3D