Francesco ai giovani della Gmg: prima di partire andate a trovare i nonni

Gli anziani sono preziosi, non lasciamoli soli. Non permettiamo che siano vittime della cultura dello scarto. Nel Messaggio per la III Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che sarà celebrata il prossimo 23 luglio, il Papa sottolinea ancora una volta l’importanza della vicinanza e dello scambio tra le generazioni, nel segno della crescita reciproca.

«L’amicizia di una persona anziana – scrive infatti il Pontefice – aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino». Punto di partenza per la riflessione di Francesco è la visita, raccontata nel Vangelo di Luca, della giovane Maria all’anziana cugina Elisabetta. Da qui il titolo del Messaggio e della Giornata che riprende il Magnificat: «Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1, 50).

Proprio quell’incontro diventa lo spunto per richiamare «il progetto d’amore di Dio», che «attraversa il passato, il presente e il futuro, abbracciando e mettendo in collegamento le generazioni». Chiamate tutte ad andare oltre se stesse.

Per i più giovani si tratta di guardare «al di là dell’immediato nel quale ci confina la realtà virtuale, la quale spesso distoglie dall’azione concreta; per i più anziani si tratta di non soffermarsi sulle forze che s’indeboliscono e di non rammaricarsi per le occasioni perse».

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