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Cristo ti accompagna e ti sostiene
Ti è mai capitato che la vita prenda una piega inaspettata e che le tue speranze, le tue illusioni e la tua vita svaniscano? E ci rimane nostalgia, tristezza, una “tomba vuota” che ha un cattivo odore, in cui non ti ritrovi più.
Sicuramente ti sarà mai capitato che la cosa più importante: i nostri ideali, progetti, traguardi, i nostri sogni e illusioni, restino sepolti sotto una “lapide” che nessuno può spostare, e ci lamentiamo di non essere stato più coraggioso, o più lungimirante, o più attento; per aver dato le cose per scontate, per aver pensato che una persona sarebbe sempre stata lì, o che avrei potuto risolvere i problemi da solo e andare avanti. E all’improvviso ci ritroviamo paralizzati, non sapendo chi potrebbe ritirare la lapide, chi o cosa potrebbe ridarci la speranza.
Non ti è neppure accaduto che Dio sia morto? Che non riesci a trovarlo per quanto lo cerchi, per quanto ci sei stato vicino altre volte? Ma non lo vedi più, non lo senti, i dubbi ti inondano, ti manca, ma non c’è più?
A volte la notte oscura penetra nella nostra anima; e pensiamo: non c’è niente da fare, e il cuore non è capace di amare perché resta senza forza. Nelle tenebre Cristo accende il fuoco dell’amore, dell’amore di Dio: un bagliore squarcia le tenebre e proclama un nuovo inizio, qualcosa inizia nel buio più profondo. Sappiamo che la notte è più notte e ha più oscurità prima che inizi il giorno. Ma, appunto, in quel buio c’è Cristo che vince e che accende il fuoco dell’amore.