Il ruolo della politica e l’importanza di essere vicini ai cittadini

La politica deve dare “precedenza ai bisogni essenziali” dei cittadini, “troppo spesso trascurati a favore di argomenti di moda che hanno meno a che fare con la loro vita quotidiana”. Mettendosi al loro servizio e ascoltando le loro necessità, lontano dalle ideologie, che distillano la realtà, e dalla pressione mediatica, che la trucca e non la rende essere autentica nella sua espressione. Ad affermarlo è Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza gli amministratori pubblici francesi del nord del Francia, portati a Roma in viaggio dall’arcivescovo di Cambrai, monsignor Vincent Dollmann.ha ricordato Francesco, era “un tempo ricca di miniere di carbone, di una forte industria metallurgica e di rinomante fabbriche tessili” e, a partire dagli Settanta del Novecento, ha “subito una terribile battuta d’arresto con la chiusura delle miniere e degli stabilimenti sviluppatesi durante la rivoluzione industriale dei XIX secolo”. Una crisi economica, ha ribadito Francesco, che significa anche impoverimento per la popolazione:So che è la sfida che state affrontando da alcuni decenni. Oltre alla preoccupazione prioritaria per il sociale, so che avete a cuore anche la dimensione culturale della vostra regione, consapevoli del fatto che l’uomo non si nutre solo di pane, ma anche dell’orgoglio delle proprie radici che la cultura mette in evidenza, contribuendo così a ricordare a ciascuno la propria dignità.Non solo verso i migranti, che stanno particolarmente a cuore al Papa, ma anche verso le persone con disabilità. “Esse hanno bisogno di più strutture per agevolare la loro vita e quella dei loro cari e, soprattutto, per dimostrare il rispetto che è loro dovuto”, ha ribadito, sottolineando la necessità per loro di poter accedere al mondo del lavoro. Un altro aspetto essenziale è quello della cura per gli anziani e alle persone alla fine della loro vita, “che devono essere accompagnate mediante lo sviluppo delle cure palliative”. “Gli operatori”, ribadisce il Papa, “per natura, hanno la vocazione di fornire cura e sollievo, non potendo sempre guarire, ma non possiamo chiedere agli operatori di uccidere i loro pazienti!”finiremo per uccidere sempre di più. Oso sperare che, su questioni così essenziali, il dibattito possa essere condotto nella verità per accompagnare la vita al suo termine naturale e non lasciarci coinvolgere in questa cultura dello scarto che è un po’ dappertutto.che amate e dove la Chiesa non è mai stata assente. “La vostra regione è stata teatro di eventi che l’hanno plasmata” – oltre la crisi economica Cambrai fu distrutta durante la prima guerra mondiale – e che, ha ribadito Francesco, “spetta a voi valorizzare per trasmetterne l’eredità alle generazioni future. (https://www.avvenire.it/papa/pagine/francesco-ai-malati-terminali-offrire-cura-e-sollievo-non-la-morte)