cinema
Noi e loro
il film di Delphine Coulin, Muriel Coulin

Cittadina di provincia, non lontano da Parigi. Pierre è un operaio vedovo che sta crescendo due figli appena ventenni, Louis e Fus: il primo è posato e studioso, appena accettato all’Università La Sorbona, mentre Fus, il maggiore, senza lavoro, passa le giornate con un gruppo di giovani dalle idee estremiste. Pierre avverte nel figlio una crescente tensione interiore, moti di rabbia; teme che possa commettere azioni marcate da violenza….
Valutazione Pastorale della Commissione della CEI
“Continuerei a voler bene a mio figlio se sviluppasse idee diametralmente opposte alle mie? Resterebbe mio figlio o il cambiamento sarebbe tale da trasformarlo in un estraneo da ripudiare? Siamo in grado di perdonare proprio tutto?”. Sono gli interrogativi da cui sono partite le sorelle francesi Delphine e Muriel Coulin nel disegnare la traiettoria del loro film “Noi e loro” (“Jouer avec le feu”), il racconto di una discesa negli inferi della disperazione per un padre che assiste allo sbandamento del figlio ventenne dietro un fanatismo neonazista, una cultura dell’odio xenofoba e intollerante. “In un clima politico in cui stanno vincendo gli estremi – hanno sottolineato le autrici – (…) questa storia di famiglia, convinzioni politiche, vergogna e riconciliazione è anche la storia del nostro Paese”. Protagonista uno straordinario Vincent Lindon, incoronato con la Coppa Volpi all’81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2024). Nel cast anche i validi Benjamin Voisin (“Illusioni perdute”) e Stefan Crepon (“Lupin”).
La storia. Cittadina di provincia, non lontano da Parigi. Pierre è un operaio vedovo che sta crescendo due figli appena ventenni, Louis e Fus: il primo è posato e studioso, appena accettato all’Università La Sorbona, mentre Fus, il maggiore, senza lavoro, passa le giornate con un gruppo di giovani dalle idee estremiste. Pierre avverte nel figlio una crescente tensione interiore, moti di rabbia; teme che possa commettere azioni marcate da violenza….
“Noi e loro” è un “piccolo” film di grande risonanza. Il tema, infatti, è circoscritto, ma attorno a esso si apre una vasta gamma di sensazioni e riflessioni sul rapporto genitori-figli, sui dualismi smarrimento-ascolto, sanzione-riconciliazione, bene-male. Un’opera che esplora i tormenti di un padre, che si sente incapace di salvare il figlio dalla vertigine del male; un padre che però non si lascia spaventare, ma tende sempre la mano con coraggiosa speranza e resilienza. Un figlio si ama sempre, anche se si spinge in territori dell’umano inaspettati, foschi.
“Noi e loro” è un’opera che intercetta il male del nostro tempo, il rischio di rigurgiti di forze antisistema di matrice neonazista, che minano la stabilità sociale e democratica. Forze che seducono giovani generazioni che hanno abdicato a un percorso formativo-culturale e a un’occupazione. Un’opera acuta e necessaria, dove la regia non è mai invadente, ma si muove in sottrazione a favore della storia e della caratterizzazione dei personaggi. Consigliabile, problematico, per dibattiti.