Il nostro sistema elettorale

Nel salone della biblioteca di Villa Fabbricotti si è tenuta una conferenza sul tema: “Profilo istituzionale del sistema elettorale nazionale”, un argomento di grande attualità di cui è stato relatore il Prof. Emanuele Rossi, costituzionalista, docente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

L’incontro è stato organizzato dall’Associazione femminile FIDAPA e dalla rivista Il Centro, ed è stato aperto dall’Assessore Simoncini che ha portato il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, ha quindi evidenziato che il tema porta a riflettere sul nostro sistema elettorale su cui, nel corso degli anni, si è discusso molto, si è cambiato molto, e si è creata anche una grande confusione, ma allo scopo di garantire una maggiore stabilità e governabilità, sembra -ha terminato- che sia stata fatta una scelta “iper- maggioritaria”. Il convegno è stato coordinato dalla Presidente livornese della FIDAPA, Avv. Sofika Dhimjini ed è stato aperto dal Presidente del “Il Centro”, Enrico Dello Sbarba, che ha messo in risalto che Livorno ha due eccellenze, l’Accademia Navale e l’Istituto Musicale Mascagni, di quest’ultimo è stato recentemente nominato Presidente, “un livornese doc”, proprio il Prof. Emanuele Rossi, che senz’altro darà prestigio alla nostra città!

Il relatore, facendo uso di numerose slides, ha subito sottolineato che “sistemi elettorali diversi” determinano un numero “diverso” di seggi. Le Leggi italiane in materia sono cambiate nel tempo e questo non capita in tutti i paesi, ad esempio in Gran Bretagna il sistema elettorale è sempre lo stesso. Le prossime elezioni -ha continuato Rossi- eleggeranno un Parlamento ridotto rispetto all’attuale, sia per quanto riguarda i deputati, sia per i senatori. Per la Toscana sono disponibili 24 seggi, 1/3 sarà eletto con il collegio uninominale (9) e 2/3 con il sistema proporzionale (15), per il Senato, 4 seggi andranno al sistema uninominale e 8 al proporzionale.

Il Prof. Rossi ha poi parlato degli “sbarramenti percentuali” che sono diversi se riguardano le “coalizioni” o se invece riguardano le liste partitiche che si presentano da sole. Anche il “disegno” dei Collegi non è neutrale e -ha aggiunto- il risultato finale può cambiare. E’ stato poi affrontato il tema del “come si vota” ed è emerso che non è più consentito il “voto disgiunto”. Il problema del sistema uninominale è che la scelta personale dell’elettore non può più avvenire in quanto il nominativo è già scritto sulla scheda elettorale ed è stato scelto direttamente dai partiti della coalizione, l’elettore quindi non può incidere sulla scelta.

Il relatore ha poi parlato di un “fenomeno complesso” come quello dell’astensionismo, c’è un astensionismo dovuto alla impossibilità di recarsi alle urne per ragioni di forza maggiore, c’è un astensionismo dovuto al disinteresse, e ce n’è un altro di “protesta”. Si potrebbe ovviare, almeno nel primo caso, con un “election day” stabilendo due date fisse durante l’anno, oppure con il “voto anticipato presieduto”, ai potrebbe cioè votare prima in certi uffici pubblici predisposti. Sul voto alle donne c’è stato un significativo aumento nelle ultime tre elezioni, le prime elezioni avevano riguardato solo il 5% delle elette, oggi si è superato il 30%.. Il Prof. Rossi, rispondendo alle numerose domande dei presenti ha poi potuto dare maggiori delucidazioni sulle modalità di voto.