Accade al parlamento francese

Nessuna esultanza, certo, ma almeno la sensazione che per una volta, nel fosco business planetario dell’utero in affitto, qualcosa si muove timidamente nel senso giusto. In Francia, dopo anni di battaglie, le associazioni antisurrogata non nascondono una punta di soddisfazione, dopo la scomparsa quest’anno della “Gpa“ (gravidanza per altri) dagli stand di “Désir d’enfant”, la controversa fiera annuale alle porte di Parigi rivolta agli aspiranti genitori, già nel mirino di accese proteste e di reportage – anche da parte di “Avvenire” – per aver spalancato le porte alla propaganda del lucroso traffico degli uteri in affitto.La scelta di fare retromarcia è stata formalmente annunciata dagli organizzatori, consapevoli più che mai, dopo gli avvertimenti delle associazioni, di esporsi a conseguenze legali in caso di promozione di una pratica illegale, anche se in realtà quasi mai perseguita dalle autorità transalpine, anche per via di un clima mediatico spesso più che accondiscendente.

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