Nella gioia con Maria

Il rinnovo della Consacrazione alla Vergine del Gruppo mariano Porta del Cielo

Come di consuetudine, nei primi giorni di febbraio di ogni anno, Porta del Cielo celebra il rinnovo della sua adesione alla Mamma Celeste ed accoglie i nuovi affiliati. La celebrazione è avvenuta sabato 8 febbraio nella Parrocchia di San Jacopo in Acquaviva, sede del gruppo.

È stata presieduta dal vescovo Simone Giusti, affiancato dal parroco mons. Ivano Costa, e dal suo vice, nonché assistente spirituale del gruppo, don Vincenzo Cioppa.

Un momento di fede molto sentito, che ha generato un clima spirituale avvolgente ed ha coinvolto tutti i presenti all’assemblea Eucaristica, permettendo ad ognuno dei partecipanti di respirare il profumo di Cristo e della sua dolcissima Madre.

Subito dopo l’omelia, i consacrati ed i consacrandi, in piedi davanti al Pastore, hanno pronunciato il loro “sì” e promesso di prendere con sé Maria, proprio come fece Giovanni sotto la croce. Con l’aiuto di Lei si sono impegnati a servire Dio e la Chiesa attraverso l’obbedienza al Vescovo, avendo sempre un atteggiamento fedele e collaborativo.

La collaborazione con Cristo, attraverso Maria, per la salvezza del mondo e delle anime dovrà avvenire avendo lo sguardo sempre rivolto verso il Cielo, mediante la recita quotidiana del Santo Rosario, secondo le intenzioni previste dallo Statuto del gruppo, la devozione del primo sabato del mese ed opere caritatevoli.

Rinnovare la consacrazione è rinnovare con coerenza il proprio Battesimo, è rinunciare costantemente a tutte le possibili seduzioni maligne, è concedersi amorevolmente ed interamente a Gesù Cristo, fidarsi di Lui e lasciarsi condurre.

La sensazione negli animi è quella di non essere degni di così tanta Grazia.

La liturgia della Parola, proclamata ed ascoltata, ha sorretto tantissimo quanto promesso dai consacrati, si è manifestata perfettamente in sintonia a cominciare dalla prima lettura (Is. 6,1): la Vocazione di Isaia.

Il Profeta si sente indegno di fronte alla chiamata che ha ricevuto; dice “Un uomo dalle labbra impure io sono”, ma non esita, si fida della voce del Signore e, pur riconoscendosi indegno, risponde alla chiamata così: “Eccomi, manda me”.

Stesso scenario nel Vangelo (Mt. 4, 19): la chiamata di Simon Pietro. Dopo una notte di fatica e di insuccesso, Pietro è parecchio scoraggiato. Gesù gli parla e lo invita a rigettare le reti in mare. Pietro risponde “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla Tua Parola getterò le reti”.

L’efficacia prodigiosa della Parola di Gesù trasforma le cose, trasforma la vita delle persone, alimenta la missione di chi si fida di Lui, dona a costoro la capacità di essere cooperatori del progetto salvifico di Dio (LG 2). La presenza di Maria accanto, ricorda continuamente ai consacrati a Lei che insieme vinceranno ogni male. Guidati da Lei, supportati da Lei, incoraggiati dal Suo esempio di umile serva di Dio, trascorreranno la loro vita annunciando Gesù a tutti coloro che incontreranno.