Francesco: “Gesù non ci abbandona alla sofferenza”

In due post diffusi sul social network X, il Papa richiama alla vicinanza e alla compassione di Dio

“Gesù, con il suo amore misericordioso, permette di cogliere anche nell’infermità, per quanto dolorosa e difficile da comprendere, un’opportunità d’incontro con il Signore”. Lo scrive Papa Francesco sul suo account @Pontifex sul social network X. “Nel tempo della malattia – aggiunge in un secondo post -, se da una parte sentiamo tutta la nostra fragilità, dall’altra facciamo esperienza della vicinanza e della compassione di Dio, che in Gesù ha condiviso le nostre sofferenze. Egli non ci abbandona”.

Chi assiste un malato è un “angelo di speranza”

Le parole del Pontefice giungono alla vigilia della 33.ma Giornata mondiale del malato, che ricorre domani, 11 febbraio, nella memoria della prima apparizione della beata Vergine Maria a Lourdes. Per l’occasione, a fine gennaio è stato diffuso il messaggio pontificio incentrato sul tema “La speranza non delude (Rm 5,5) e ci rende forti nella tribolazione”, con un evidente richiamo al tema giubilare. Malati e medici, infermieri e familiari, amici e sacerdoti, religiosi e religiose – afferma il vescovo di Roma nel documento – sono tutti “angeli di speranza”, tutti “messaggeri di Dio”, in ogni luogo in cui si trovano: famiglie, ambulatori, case di cura, cliniche, ospedali. “Il vostro camminare insieme è un segno per tutti, un inno alla dignità umana, un canto di speranza”, prosegue Francesco, evidenziando tre aspetti che caratterizzano l’operato di chi assiste i sofferenti: l’incontro, che avviene quando si sperimenta la vicinanza e la compassione di Dio nel tempo della fragilità; il dono, ovvero la speranza che viene da Cristo “mai come nella sofferenza”, e che apre “ogni altro spiraglio di luce con cui superare le prove e gli ostacoli della vita”.

continua https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-02/papa-giornata-mondiale-malato.html