Nuovi corridoi umanitari

È passato quasi un anno dal ritorno dei taleban a Kabul. Il ritiro precipitoso ad agosto delle truppe americane aveva scatenato il panico tra tantissimi afghani. Ma quegli aerei occidentali, presi d’assalto come scialuppe in un naufragio, avevano lasciato a terra tante persone. A migliaia erano fuggite oltre confine. Ora quasi 300 sono sbarcati a Roma grazie al primo corridoio umanitario per afghani reso possibile dall’accordo tra Stato italiano e società civile.

A firmare, il 4 novembre 2021, erano stati i ministeri di Esteri e Interno assieme a Cei, Sant’Egidio, Fcei, Tavola Valdese, Arci, oltre a Oim, Inmp e Acnur. L’accordo prevede in totale 1.200 arrivi, tutti a carico delle organizzazioni umanitarie coinvolte.

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