Il Papa al G20: chi causa fame e morte attraverso usura e avidità commette un omicidio

Il messaggio al summit dei leaders del mondo in Brasile

Un omicidio. Indiretto, ma pur sempre un omicidio quello che commettono coloro che, “attraverso l’usura e l’avidità, causano la fame e la morte dei loro fratelli e sorelle della famiglia umana”. Papa Francesco si rivolge ai leader del mondo riuniti al G20, il summit dei capi di Stato e di Governo in corso a Rio de Janeiro, in Brasile, e – in un messaggio pronunciato durante il vertice dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, oggi e domani (18-19 novembre) a Rio in rappresentanza del Pontefice – chiede un’azione “decisiva e immediata” contro fame e povertà. Un “flagello” da sradicare prima possibile.

Un mondo migliore

Nel documento Francesco passa in rassegna i mali che sfigurano il mondo odierno: speculazione finanziaria, sistemi alimentari squilibrati, guerre che provocano morti, sfollati, degrado ambientale e, al contempo, incrementano le carestie e pressano le economie mondiali anche e soprattutto per l’“enorme” quantità di denaro spesa per le armi. Al Gruppo dei 20 il Papa chiede quindi di agire.

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