Diocesi
È tempo di “Sport4all”!
Il progetto che coinvolge ragazzi con diverse disabilità. Le foto e l'intervista al suo indeatore.
Rossi, blu e bianchi: cascasse il mondo, il venerdì si gioca a bocce! Dalle tre alle cinque e mezzo, nel salone della parrocchia di Sant’Agostino a Livorno, si ruzza, come dicono i bimbi di Sport4all. Ci sono ragazzi, giovani e qualche senior, ma fino a novant’anni e anche più, sempre “bimbi” si resta. Ognuno di loro ha una diversa disabilità: c’è chi è in carrozzella come Luca, chi vive un po’ nel suo mondo come Luigi, chi fatica a parlare e chi a muoversi come Tiziano e Andrea, ma lo spirito che li accomuna è il medesimo: la voglia di stare insieme, fare squadra e soprattutto vincere.
Sport4all nasce come progetto dell’associazione Happy wheels e dall’idea di un giovane livornese, Edoardo Ghezzani che, facendo studi specifici all’università su questa problematica ha pensato che potevano esserci delle occasioni in cui ragazzi con disabilità diverse potevano fare sport, semplicemente muovendosi come potevano, stando insieme, divertendosi e coinvolgendo gli animatori…eh si, perché in questo progetto sono gli animatori ad essere coinvolti nel gioco e non viceversa!
Insieme a Edoardo ci sono Gabriele Reitano, Mario Borsellini, Pablo Godoy e Paolo Falleni, che ogni settimana guidano la sessione di sport: prima si fa riscaldamento, ci si stiracchia, ci si allunga, si mette in moto quel che si può e poi si passa alle bocce: attrezzi speciali, a misura di disabilità, con tanto di caschetti, ausili e rampe per far giocare tutti. E da quest’anno si sono aggiunti anche giovani studenti che fanno il tirocinio universitario, come Martina e Nicola, che però poi finisce che si affezionano e anche quando terminano i progetti restano nel gruppo.
I bimbi di Sport4all per le loro disabilità non possono partecipare alle olimpiadi, ma la maniera di gareggiare la trovano lo stesso e con l’iscrizione alla Federazione bocce Paralimpica gli appuntamenti non mancano, anche in trasferta, in giro per la Toscana. Perché la competizione è importante: tutto parte dal gioco, spiegano gli animatori, non dalla cura (quella casomai viene dopo): è questa la differenza con altre realtà che operano in questo ambito, questa è l’arma vincente, e se non ci credete, basta affacciarsi a Sant’Agostino ogni venerdì pomeriggio: cascasse il mondo, si gioca a bocce!
Sport4all ha vinto quest’anno il Premio internazionale Inclusione 3.0, istituito dalla Cattedra di Pedagogia e Didattica Speciale dell’Università degli Studi di Macerata e Edoardo Ghezzani si è aggiudicato la borsa di studio 2024 messa a bando dal CUC, Centro Universitario Cattolico.
Guarda l’intervista a Edoardo Ghezzani https://youtu.be/FVnhhYpGStM e le foto