La maternità surrogata in Italia diventa reato universale: cosa vuol dire

Modificato il comma della Legge 40: ora il ricorso alla Gestazione per altri (Gpa) è proibito anche se il ricorso avviene all'estero

Tra le tensioni di un’aula in fibrillazione, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge per rendere la maternità surrogata “reato universale”, con 84 voti favorevoli e 58 contrari. La Gestazione per altri (Gpa), come previsto dal testo a prima firma della deputata FdI Carolina Varchi («è stata messa la parola fine a una barbarie»), sarà dunque punibile anche se un cittadino italiano vi ricorrerà in uno Stato in cui la pratica dell’utero in affitto è legale. La pena prevista va da tre mesi a due anni, a cui si aggiunge una multa da 600mila euro a un milione di euro.

È stata una seduta lunga, in fiamme fin dall’inizio, quando l’aula ha respinto le tre questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni. Più volte i presidenti di turno hanno minacciato di sospendere i lavori per le continue interruzioni degli interventi e i botta e risposta a distanza tra senatori di schieramenti opposti. Copione simile anche durante il voto degli emendamenti. Sei quelli presentati, tutti respinti. Tra questi anche quello del senatore di Italia viva Ivan Scalfarotto che chiedeva, per evitare «un pregiudizio per i diritti e gli interessi del minore», che fossero «garantiti in ogni caso gli adempimenti previsti in materia di stato civile ai fini del riconoscimento del rapporto filiale instauratosi con i genitori di fatto, cui è attribuita la responsabilità genitoriale».

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da Avvenire